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L'ex preparatore atletico dell'Udinese: "Bijol atleta vero, è pronto per una grande squadra"
Per Eugenio Albarella, preparatore atletico che la stagione scorsa ha concluso il campionato nello staff dell'Udinese insieme a Fabio Cannavaro, non ci sono dubbi: Jaka Bijol è pronto per un top club. Il difensore sloveno è stato accostato al Napoli e non solo nelle ultime settimane e il preparatore atletico commenta così: "Oltre ad essere un ragazzo eccezionale è un atleta vero, è molto scrupoloso, ha grandi capacità fisiche e tecnicamente è completo. Sicuramente è un calciatore pronto per un grande club”.
Si fa un gran parlare in questo periodo dei tanti infortuni occorsi ai calciatori impegnati con le Nazionali. Da Lobotka del Napoli a Zielinski dell'Inter, da Dovbyk della Roma a McKennie della Juventus, sono ben 8 i calciatori che le big potrebbero non avere a disposizione alla ripresa. Albarella parla così della tematica: “Infortuni in nazionale? Statisticamente, cambiare metodo innalza la percentuale del rischio infortuni dal 7-8% al 15-20%. Statisticamente è studiato che c’è questo indice e capita spesso di vedere infortuni in nazionale. Poi a questo va aggiunto l’indice nervoso perché rispondere alla nazionale porta un impegno nervoso importante".
Infine un commento anche sulla scelta di Romelu Lukaku di non accettare la chiamata del Belgio: "Sicuramente c’è un buon rapporto con Tedesco, perciò gli è stato concesso di non partire con la nazionale. L’atleta sa che stressarsi in questo momento non lo aiuterebbe ed approfitta di questi momenti per caricare le proprie batterie".
Si fa un gran parlare in questo periodo dei tanti infortuni occorsi ai calciatori impegnati con le Nazionali. Da Lobotka del Napoli a Zielinski dell'Inter, da Dovbyk della Roma a McKennie della Juventus, sono ben 8 i calciatori che le big potrebbero non avere a disposizione alla ripresa. Albarella parla così della tematica: “Infortuni in nazionale? Statisticamente, cambiare metodo innalza la percentuale del rischio infortuni dal 7-8% al 15-20%. Statisticamente è studiato che c’è questo indice e capita spesso di vedere infortuni in nazionale. Poi a questo va aggiunto l’indice nervoso perché rispondere alla nazionale porta un impegno nervoso importante".
Infine un commento anche sulla scelta di Romelu Lukaku di non accettare la chiamata del Belgio: "Sicuramente c’è un buon rapporto con Tedesco, perciò gli è stato concesso di non partire con la nazionale. L’atleta sa che stressarsi in questo momento non lo aiuterebbe ed approfitta di questi momenti per caricare le proprie batterie".
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