Napoli, Conte prepara la novità per lo Stadium: c'è McTominay e forse anche un cambio modulo

"Partiamo su due livelli diversi, rispetto all'anno scorso ci sono 18 punti da recuperare". Alle parole strategiche di Antonio Conte di giovedì hanno fatto seguito quelle di ieri di Thiago Motta: "Il Napoli è una squadra costruita per lo Scudetto. Poco tempo fa l'hanno vinto, hanno espresso un calcio straordinario e se ne parlava nel mondo. Noi abbiamo l'ambizione di migliorare", la risposta del tecnico bianconero che s'è accodato nel tentativo di allontanare le pressioni in questa fase iniziale che, nonostante le differenze di classifica della scorsa stagione, per entrambe resta di costruzione dopo due sessioni estive molto importanti e dispendiose ma allo stesso tempo quasi rivoluzionarie. E questa sentitissima Juventus-Napoli probabilmente arriva troppo presto, ma può significare già tanto in caso di risultato positivo per accelerare quel processo di crescita di una delle due realtà. Intanto, se da un lato sono tanti i ballottaggi in casa Napoli c'è anche l'ipotesi di un cambio modulo a conferma del lavoro "di assestamento", per usare le parole di Antonio Conte, che sta portando avanti a Castel Volturno grazie anche alla settimana tipo.

McTominay verso l'esordio da titolare
Difficile tenere fuori lo scozzese ed in generale un altro centrocampista avendone cinque a disposizione e tutti di ottimo livello, considerando oltre a Lobotka, Anguissa e l'ex United anche il reintegrato Folorunsho e Gilmour voluto fortemente da Conte. Negli ultimi giorni sono salite le quotazioni di McTominay che ha enormi possibilità di partire dal primo minuto proprio in una gara di cartello come quella contro la Juventus. Il dubbio riguarda più che altro in quale schieramento perché a Castel Volturno le prove sono state diverse negli ultimi giorni.

Chi gli fa posto?
L'ipotesi naturale è l'impiego da trequarti nel 3-4-2-1 attuale e quindi senza stravolgimenti di modulo, ma solo puramente di caratteristiche. E' chiaro che con McTominay mezzala offensiva o sottopunta si potrebbe parlare anche di 4-3-3 o 4-2-3-1 con l'arretramento di Olivera da terzino sulla linea difensiva (con Di Lorenzo che torna laterale a destra) e l'esclusione di Mazzocchi. L'ipotesi più netta invece porta ad un 3-5-2 con l'esclusione a quel punto di Politano e Olivera-Mazzocchi esterni a tutta fascia. Conte nasconderà le sue mosse fino alla fine.