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Milan, il pasticcio centravanti va avanti da troppo tempo: che stai combinando? Qual è la strategia? Ibra (cresciuto con Mino Raiola) non può essere deluso da Kia: allora perché non chiudere Zirkzee?TUTTO mercato WEB
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martedì 9 luglio 2024, 16:01Editoriale
di Raimondo De Magistris

Milan, il pasticcio centravanti va avanti da troppo tempo: che stai combinando? Qual è la strategia? Ibra (cresciuto con Mino Raiola) non può essere deluso da Kia: allora perché non chiudere Zirkzee?

Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale
Al vecchio proverbio 'Chi ha tempo non aspetti tempo' Paulo Fonseca nella giornata di ieri ha risposto con un detto portoghese: 'La fretta è nemica della perfezione'. In occasione della sua presentazione il nuovo allenatore del Milan ha più volte ribadito la necessità di inserire in rosa un nuovo numero 9, un centravanti titolare. Un non notizia che in casa rossonera hanno ben presente da più di un anno, un rebus che per Zlatan Ibrahimovic verrà risolto in pochi giorni. Anche se Zirkzee è ormai il passato, nonostante per mesi Zirkzee sia stato il primo, il secondo e anche il terzo obiettivo per l'attacco.

Da Zirkzee a Morata e Lukaku, qual è la strategia?
Al 9 luglio non è ancora ben chiara quale sia la strategia del Milan sul centravanti. Eppure già la scorsa estate sarebbe servito un bomber più giovane e continuo da affiancare a Olivier Giroud, già da molti mesi tutti sapevano che il calciatore francese, a fine stagione, avrebbe salutato Milano. Cardinale-Furlani-Ibrahimovic-Moncava avevano tutto il tempo per muoversi prima degli altri: l'appeal e il posto vacante, ma anche i soldi necessari per acquistare un giovane che oggi paghi tanto ma domani, verosimilmente, varrà anche di più.
Identikit non così complicato: Joshua Zirkzee, appunto. Giocatore che grazie a una clausola da 40 milioni di euro può essere acquistato senza passare da una trattativa col Bologna e per 55 (circa 15 milioni di euro chiesti dal suo procuratore Kia Joorabchian) portato a casa. E invece proprio su quest'ultima richiesta, s'è definitivamente arenata la trattativa col Milan. "E' il passato", ha detto ieri Ibrahimovic.

Il Milan ha deciso di non cedere alle richieste del procuratore di Zirkzee e da qualche giorno, solo da qualche giorno, ha cambiato decisamente registro. Senza idee troppo chiare sulle alternative. C'è Alvaro Morata (31 anni), che solo dopo l'Europeo dirà se vorrà o meno lasciare l'Atletico Madrid. E' un'idea Romelu Lukaku (31 anni), ma solo a condizioni diverse dalla cessione a titolo definitivo. C'è infine la possibilità Santi Gimenez, stessa età di Zirkzee, ma se il Milan vorrà chiudere col Feyenoord dovrà spendere gli stessi soldi che servono per il centravanti del Bologna. E allora perché non chiudere l'olandese?


Ibrahimovic non è deluso da Kia Joorabchian: allora perché non chiudere Zirkzee?
Zlatan Ibrahimovic è stato calciatore nato e cresciuto sotto l'ala protettrice di Mino Raiola. Quello che per anni è stato il più potente procuratore su piazza ha sempre impostato i suoi affari più importanti chiedendo stipendi con tanti zeri per i suoi assistiti e cospicue commissioni per sé stesso. Ci ha costruito un impero. Raiola amava portare in agenzia i migliori giovani in circolazione, farli crescere e poi costruire attorno a loro il miglior percorso possibile. E per migliore, intendeva anche il più ricco. E' il motivo per cui s'è sempre rifiutato di fare l'intermediario: sarebbe stato l'assist per scendere a patti con le società.
In questa circostanza, Kia Joorabchian non sta agendo in maniera troppo diversa da come faceva ai tempi Mino Raiola. Dopo l'ultima Serie A l'uomo d'affari nato in Iran s'è ritrovato nella sua agenzia un vero e proprio gioiellino. Due anni fa, quando dall'Anderlecht lo portò al Bologna passando per una trattativa col Bayern Monaco, fu lungimirante nell'inserire nell'accordo una clausola da 40 milioni di euro e ora raccoglie i frutti di quella scommessa. E' eticamente corretto? No. Sono tanti soldi? Troppi, decisamente (e per giunta escono dal giro). Sta facendo qualcosa di illegale? Nemmeno. Perché la verità è che la situazione da quando nel 2010 Raiola si garantì più di un milione l'anno portando Ibrahimovic al Barcellona non è cambiata granché. Né da quando, per riportare Pogba al Manchester United, nel 2016 nella società di Raiola entrarono circa 25 milioni di euro.

Ieri Zlatan Ibrahimovic a domanda precisa sul comportamento sul comportamento di Kia Joorabchian non s'è detto deluso. Ha risposto così: "Deluso mai: c'è la realtà e ci sono le voci. C'è un procuratore che risolve e un procuratore che crea problemi. Nel caso di Kia, non è né l'uno né l'altro". Risposta in linea con quella che è stata la sua storia, ma allora perché il Milan che aveva in pugno Zirkzee non ha chiuso una operazione da circa 55 milioni di euro? Fonseca ha parlato della necessità di un centravanti abile a giocare senza spazi, nello stretto. E l'olandese per dribbling riusciti, passaggi completati e sponde è stato il miglior centravanti dell'ultima Serie A. E poi è un 2001, quindi in linea con gli obiettivi di una società che vuole ottenere risultati ma anche creare valore. Era, insomma, ciò che serviva al Milan. Ma è stato sacrificato sull'altare di una battaglia non meglio identificata, senza seguaci né vincitori.