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Agenzia governativa: l'incontro tra Abodi e lo sport italiano e le possibili novità
È andato in scena nel pomeriggio di ieri l'incontro tra il ministro dello sport e dei giovani, Andrea Abodi e i vertici dello sport italiano. Presenti il presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, i tre presidenti di Lega A, B, C e D, Lorenzo Casini, Mauro Balata, Matteo Marani e Giancarlo Abete, oltre ai dirigenti del basket ed ex volti del mondo del calcio Gianni Petrucci e Umberto Gandini, con le parti che hanno discusso in merito alla possibile istituzione, con un decreto legge, di un'agenzia governativa per il controllo economico finanziario dei vari club dello sport italiano. La decisione alla quale si è arrivati è che verrà riscritta una nuova bozza del decreto legge, dopo il primo presentato che non aveva convinto per niente il mondo dello sport italiano.
Le possibili novità.
Dall'incontro Andrea Abodi, ministro dello sport e dei giovani ha comunque ribadito che il decreto ci sarà e che si andrà avanti. C'è però un elemento di novità: l'agenzia proposta potrebbe non essere un ente governativo ma un'authority indipendente. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina ha comunque ribadito la sua idea, secondo la quale deve rimanere la COVISOC a controllare queste questioni.
Le parole di Gravina.
Abbiamo chiesto al governo di aiutarci, oltre il CONI il dipartimento per lo sport potrebbe validare dei principi come avviene in Spagna e in Inghilterra, ai quali attenerci. Perché se stabilisci dei principi più rigidi, allora la COVISOC sarà rigida e viceversa. Lavoriamo insieme alla sostenibilità. Il Ministro ci farà sapere su questo. Il clima era sereno e abbiamo ribadito la nostra assoluta condivisione sull’obiettivo che il ministro si è prefisso e che è comune: dare stabilità alla gestione economica finanziaria. Noi non condividiamo lo strumento, perché negli ultimi 20 anni la COVISOC ha lavorato benissimo. Ci sono stati solo due ricorsi accolti al Tar e due al Consiglio di Stato su 200 società escluse".
La pagelle di Casini.
La Lega Serie A resta contraria all’Agenzia governativa che è una ingerenza della politica e i rischi delle ingerenze sono sempre negative, ma il ministro Abodi ha dato tempo per discutere dei correttivi. Ci ha anticipato che la norma verrà modificata e ci ha dato del tempo per parlarne e proporre alcuni aggiustamenti. Noi come Lega ne parleremo nell’assemblea del 15 maggio”. Poi infine: “Con UEFA e FIFA sono in corso dialoghi, ma quello è compito del presidente federale”.
Le possibili novità.
Dall'incontro Andrea Abodi, ministro dello sport e dei giovani ha comunque ribadito che il decreto ci sarà e che si andrà avanti. C'è però un elemento di novità: l'agenzia proposta potrebbe non essere un ente governativo ma un'authority indipendente. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina ha comunque ribadito la sua idea, secondo la quale deve rimanere la COVISOC a controllare queste questioni.
Le parole di Gravina.
Abbiamo chiesto al governo di aiutarci, oltre il CONI il dipartimento per lo sport potrebbe validare dei principi come avviene in Spagna e in Inghilterra, ai quali attenerci. Perché se stabilisci dei principi più rigidi, allora la COVISOC sarà rigida e viceversa. Lavoriamo insieme alla sostenibilità. Il Ministro ci farà sapere su questo. Il clima era sereno e abbiamo ribadito la nostra assoluta condivisione sull’obiettivo che il ministro si è prefisso e che è comune: dare stabilità alla gestione economica finanziaria. Noi non condividiamo lo strumento, perché negli ultimi 20 anni la COVISOC ha lavorato benissimo. Ci sono stati solo due ricorsi accolti al Tar e due al Consiglio di Stato su 200 società escluse".
La pagelle di Casini.
La Lega Serie A resta contraria all’Agenzia governativa che è una ingerenza della politica e i rischi delle ingerenze sono sempre negative, ma il ministro Abodi ha dato tempo per discutere dei correttivi. Ci ha anticipato che la norma verrà modificata e ci ha dato del tempo per parlarne e proporre alcuni aggiustamenti. Noi come Lega ne parleremo nell’assemblea del 15 maggio”. Poi infine: “Con UEFA e FIFA sono in corso dialoghi, ma quello è compito del presidente federale”.
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