Lamberti ricorda Soglia: "Sognava davvero di portare la Salernitana in Europa"
E’ stato vice presidente della Salernitana quando il presidente era Peppino Soglia. Lo abbiamo rivisto con i fratelli Soglia, quando c’è stata la presentazione del primo memorial dedicato al grande presidente scomparso con grande affetto e lui, Claudio Virno Lamberti, 79 anni, a tanti anni di distanza, si ricorda sempre di quella grande e bella esperienza che gli fece vivere sia per lui, così come per Soglia, quella avventura eccezionale.
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Il suo è un ricordo nitido, ricco di aneddoti che si affollano nella sua mente anche a distanza di anni e che sintetizzano, in parte, quella che era la Salernitana come società un quarto di secolo fa. Attacca subito Virno Lamberti:
"Diciamo che io e Peppino avevamo un rapporto sincero, stretto anche perchè eravamo entrambi costruttori. Quando siamo stati nella società granata abbiamo cercato solo ed esclusivamente di fare il bene della squadra di calcio della nostra città. D’altro canto lui era un presidente -tifoso e quando decise di diventare presidente della Salernitana non ci pensò su due volte a dire subito la prendo ai componenti della Fisa >
In che senso, dottor Lamberti?
Furono anni abbastanza difficili, in serie C, fino alla grande promozione in serie B nel 1990 dopo ben 23 anni di assenza dalla cadetteria?
Anche perchè prima di arrivare in serie B ci avevate provato in tutti i modi anche qualche anno prima?
Poi dottor Lamberti ci fu l’esplosione in quel campionato 1989 – 1990 con la promozione in serie B che resta una pietra miliare?
Ma fu un campionato, quello, con Giancarlo Ansaloni in panchina, non certamente facile?
L’anno successivo, però, in serie B la grande delusione con una retrocessione che proprio nessuno si sarebbe aspettato
Tutt’altro. Insomma speravamo di andare avanti nel campionato cadetto anche perchè il presidente Soglia aveva sempre detto che il suo unico obiettivo prima di morire era quello di portare la sua Salernitana, oltre che in serie A, addirittura a raggiungere le Coppe europee magari come la Coppa dei campioni>
Invece cosa accadde?.
Tanta delusione da parte di tutti noi che eravamo a Pescara ed io che ero l’unico dirigente presente, potete comprendere, ci rimasi malissimo così come Peppino e gli altri>
La retrocessione in serie C dopo un solo anno di B fu traumatica, dunque, per tutti voi?
Ora, a parte quella delusione, si è allontanato anche dallo stadio Arechi visto che non segue più le vicende granata?