
Cristofori (Il Romanista) a TM: "Il ruolo di Baldissoni e la convivenza con Galliani"
Si intensificano le voci della nuova cordata americana che sarebbe seriamente interessata a rilevare il pacchetto di maggioranza del Monza dal gruppo Fininvest, per rilanciare il club dalla prossima stagione.
A capo ci sarebbe Mauro Baldissoni, ex manager della Roma che già nel 2011 favorì l'avvento di Thomas Di Benedetto e James Pallotta nei quadri societari della Roma post famiglia Sensi.
TuttoMonza.it ha chiesto al giornalista Alessandro Cristofori de "Il Romanista", un quadro sulla lunga esperienza giallorossa di Baldissoni: "Ebbe un ruolo fondamentale quando nell'aprile 2011 ci fu il closing del passaggio ai vertici della Roma, in quanto Baldissoni era un avvocato dello studio Tonucci che riuscì a contattare Unicredit, che in quel momento era diventata la vera azienda proprietaria del club giallorosso, proponendogli questi investitori americani che poi effettivamente arrivarono all'acquisto. Nei primi due anni, Baldissoni ricoprì il ruolo di consigliere in quanto alla Roma c'era già Franco Baldini nel ruolo di direttore generale, ma che poi nel 2013 diede le dimissioni lasciandogli dunque più spazio".
Cristofori racconta così il Baldissoni manager della Roma: "In realtà ha sempre preferito lavorare dietro alle quinte, anche quando fu ingaggiato Walter Sabatini a cui praticamente lasciò campo aperto. Era un po' lui il presidente della Roma, in quanto Pallotta è stato un proprietario atipico dato che non era presente quotidianamente sul territorio, avendo sede operativa a Boston. Per Baldissoni il lavoro grosso è stato gestire e portare avanti il progetto del nuovo stadio, non senza mille difficoltà, che sarebbe dovuto sorgere a Tor di Valle e che purtroppo non ha mai visto luce. L'unica cosa che a mio parere è stata negativa, sono state le sue uscite pubbliche: Baldissoni si è sempre lamentato delle pressioni dell'ambiente Roma, opinabile per carità, ma insomma sono dichiarazioni che mi sarei aspettato da chi ha vissuti vari ambienti sportivi diversi e non da chi era alla sua prima esperienza nel calcio".
Poi un'altra dichiarazione che al mondo giallorosso, sempre raccontata da Cristofori, piacque ancora meno: "In un momento di particolare contestazione da parte della tifoseria, e volendo fare una battuta che probabilmente non gli è proprio riuscita, Baldissoni disse che i tifosi pagano il biglietto per dare amore, e se pensano di esprimere le loro opinioni durante una diretta su Sky Sport, il biglietto allora dovrebbe costare molto di più. Un modo di dire, sbagliato, che dovresti pagare un prezzo più alto d'ingresso perchè la tua contestazione va in diretta televisiva. Ripeto, a parte questi episodi, a Roma lo abbiamo sentito poco perchè Baldissoni ha sempre voluto stare dietro. Non è un personaggio carismatico, ma ha sicuramente grandi qualità manageriali. Era la persona sempre presente a Trigoria che faceva da ponte a Pallotta, con cui aveva un rapporto di fiducia che è sempre durata nel tempo".
Cristofori chiude così: "Se andasse in porto anche questa operazione di cui si parla per il Monza, vedo sicuramente Baldissoni nuovamente come figura di raccordo unica e principale con la proprietà americana. Un dualismo con Adriano Galliani? Secondo me possono benissimo lavorare insieme, sarebbe un duo operativo che potrebbe comunque funzionare".







