
Andrea Conti lascia il calcio giocato: "Sono anni che combatto con infortuni e delusioni"
"Sono esausto". Così Andrea Conti annuncia il suo addio al calcio giocato. L'ex difensore di Atalanta, Milan e Sampdoria ha deciso di appendere al chiodo gli scarpini dopo un infortunio al ginocchio che non gli ha mai più dato pace. Il giocatore ha raccontato ai taccuini dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport: "Sono anni che combatto con infortuni e delusioni. Sono svincolato da dieci mesi e nelle ultime tre stagioni ho giocato appena nove partite. Bisogna essere consapevoli della propria situazione, io non ce la faccio più e questa sarà la mia decisione definitiva.
Pian piano ho perso la speranza - ha proseguito -. Sapevo che dopo la fine del contratto con la Samp non sarebbe stato facile e ne ho avuto riscontro in questi mesi, in cui nessuno mi ha chiamato. Quindi meglio accettare che è finita e andare avanti".
Il problema al ginocchio lo ha perseguitato per gran parte della sua carriera. Si può dire, forse, che sia stato il suo più grande avversario che non è riuscito a battere: "Non c’è un giorno in cui apro gli occhi e non penso al mio ginocchio. Parlo di momenti della vita, non solo mentre gioco. Un esempio? Non riesco ad abbassarmi sulle ginocchia, a piegarmi".
Pian piano ho perso la speranza - ha proseguito -. Sapevo che dopo la fine del contratto con la Samp non sarebbe stato facile e ne ho avuto riscontro in questi mesi, in cui nessuno mi ha chiamato. Quindi meglio accettare che è finita e andare avanti".
Il problema al ginocchio lo ha perseguitato per gran parte della sua carriera. Si può dire, forse, che sia stato il suo più grande avversario che non è riuscito a battere: "Non c’è un giorno in cui apro gli occhi e non penso al mio ginocchio. Parlo di momenti della vita, non solo mentre gioco. Un esempio? Non riesco ad abbassarmi sulle ginocchia, a piegarmi".
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