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Inter, missione compiuta: eliminato il Bayern, è tra le 4 grandi d’Europa, un messaggio forte al BarcellonaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 17 aprile 2025, 16:24Editoriale
di Luca Marchetti

Inter, missione compiuta: eliminato il Bayern, è tra le 4 grandi d’Europa, un messaggio forte al Barcellona

E’ giusto definirla un’impresa, perché arrivare fra le prime 4 d’Europa non è facile, non è scontato, non è usuale. Farlo dopo aver eliminato il Bayern Monaco, ancora meno. Ma un’impresa non è, se per impresa definiamo l’eccezionalità.
Questa squadra due anni fa era in finale a Istanbul, lo scorso anno è uscita ai rigori, quest’anno è di nuovo fra le prime quattro e può guardare gli avversari dritto in faccia, senza avere per forza un complesso di inferiorità.

Ora l’Inter è una realtà europea. E glielo riconoscono i risultati e soprattutto la continuità. Questa squadra, sotto la guida di Inzaghi, dopo aver vinto un campionato con Conte è arrivata seconda e terza, e poi ne ha vinto un altro. Quest’anno è ancora lassù a duellare con il Napoli e chissà cosa succederà.
In questi 4 anni l’Inter è ulteriormente crescita: ha sfruttato l’onda lunga e ha costruito una mentalità (oltre che una squadra) vincente. Ha costruito una mentalità europea. Ora l’Inter se non gioca tutte le partite della stagione significa che mancherà soltanto le finali. E sin dall’inizio non ha voluto scegliere. E’ questa la chiave. Ovviamente data dalla profondità della rosa, ma soprattutto dal lavoro e dall’abnegazione che ci hanno messo tutti i giorni tutti i giocatori e Inzaghi e il suo staff.
Non è banale, non è scontato. In pochissimi - recentemente almeno - hanno avuto questo tipo di approccio. Senza nascondersi, senza dover creare aspettative basse, puntando dritti all’obiettivo, coltivando un sogno e facendo sognare un popolo: quello nerazzurro.


E questo potrebbe, anzi dovrebbe, servire a cambiare anche l’approccio che si ha nel giudizio complessivo della stagione. Perché è giusto che poi tutto venga parametrato al campo, ai risultati, ai trofei. Ma per definire buono un lavoro non c’è bisogno necessariamente che si vinca. E soprattutto non bisogna cadere nella trappola: perché il rischio oggi c’è e l’Inter vuole correrlo, per poter alzare tutto. I nerazzurri potrebbero anche non vincere niente: ma chi dovesse definire fallimentare la stagione sarebbe soltanto in mala fede.
L’Inter già oggi può ritenersi soddisfatta. Estremamente soddisfatta. E’ arrivata in fondo a tutto. In questo fine di aprile e ad inizio maggio, l’Inter si giocherà proprio l’accesso alle finali. Toccherà al Milan, nella semifinale di ritorno, poi il campionato (con il Bologna), poi sotto al Barcellona.
L’Inter (ma non solo) ha lavorato per essere qui in questo momento. Per potersi giocare le sue chanches, che sono tante. Che ci sono. L’Inter si presenta in forma, si presenta carica, si presenta ottimista. Si presenta consapevole. Ora come andranno le tre semifinali (quella di ritorno con il Milan e le due con il Barcellona), come andrà la coda del campionato non possiamo saperlo. Non possiamo sapere se la stagione dell’Inter sarà trionfale, se sarà eccezionale o se semplicemente sarà stata un’ottima stagione. Ma da qui non ci si sposta: sono impossibili aggettivi negativi.
L’Inter deve essere orgogliosa di sé stessa. Ora sa che può divertirsi e questo divertimento deve aiutarla a gestire l’enorme pressione in questo finale di stagione. Un finale in cui saranno decisivi i dettagli: sarà impossibile tenerli tutti sotto controllo, impossibile pensare di poter determinare ogni singolo minuto, ogni singola scelta. Ora si raccolgono i frutti. Servirà anche un pizzico di fortuna, servirà concentrazione, servirà abnegazione, servirà spirito di sacrificio, servirà qualità.
Servirà avere pazienza e foga. Servirà aspettare: ma già ora possiamo dire che l’Inter è diventata grande davvero.