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Disastro Inter, Inzaghi sotto accusa. McTominay faccia da scudetto. Friedkin assegni a Ranieri un ruolo alla Ferguson e gli faccia scegliere l’allenatore. Lecce un punto e tanta amarezzaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 07:18Editoriale
di Luca Calamai

Disastro Inter, Inzaghi sotto accusa. McTominay faccia da scudetto. Friedkin assegni a Ranieri un ruolo alla Ferguson e gli faccia scegliere l’allenatore. Lecce un punto e tanta amarezza

Il Napoli non vive solo di Conte. C’è una faccia da scudetto nella squadra partenopea. E’ quella di McTominay. Lo scozzese con i suoi gol ha firmato il sorpasso sull’Inter. Confermando di vivere una stagione speciale. Di essere più decisivo di Lukaku. Credo che McTominay sia l’orgoglio del presidente De Laurentiis e del diesse Manna. Questa operazione di mercato è stata un colpo da maestri. Un modo di andare definitivamente oltre la gestione Giuntoli. La corsa al titolo promette un finale emozionante. Ma il Napoli ora è tornato padrone del gioco. E può serenamente convivere anche con i dubbi futuri di Conte. Tutto sommato anche Luciano Spalletti se n’è andato dopo aver vinto uno storico scudetto al Maradona.

L’altra faccia della medaglia in questo testa a testa per il titolo è quella di Simone Inzaghi. Tre sconfitte consecutive, compreso il derby di Coppa Italia. Un crollo verticale. Inatteso. Il tecnico nerazzurro è finito sul banco degli imputati. E ci sta tutto. La squadra nerazzurra appare stanca. Alcuni dei suoi giocatori simbolo (penso a Barella) sono in affanno. E’ un’Inter che non sa andare oltre i colpi di Lautaro. Probabilmente è distratta dalla Champions, il grande obiettivo della stagione. Ma la resa contro il Milan e il crollo contro la Roma sono senza alibi. E mercoledi c’è la semifinale di Champions contro il Barcellona. Un triplo salto mortale. Che può riaccendere il mondo nerazzurro o mandarlo definitivamente in tilt. Questo finale di stagione, con tutto in palio, sarà decisivo anche per Inzaghi che deve uscire dal compitino, sempre ben eseguito, e deve inventarsi magari qualcosa di nuovo. Il già visto non basta più.


A mandare sotto processo i campioni d’Italia è stata la Roma del fantastico Ranieri. Non ci sono più aggettivi per Sir Claudio. Credo che il presidente Friedkin farebbe un clamoroso autogol a non tenersi stretto questo maestro di calcio. Ranieri non vuole più andare in panchina? Nessun problema. La Roma può affidare al tecnico del Testaccio un ruolo alla Ferguson. Lasciando a lui la scelta dell’allenatore che dovrà operare sul campo. Magari un giovane di prospettiva. Magari De Rossi? Ranieri ha perso Dybala e ha continuato a vincere. Contro l’Inter è stato decisivo il rigenerato Soule. Le vittorie di Roma e Fiorentina rendono ancora più accesa la lotta per l’assegnazione dei posti utili per la qualificazione Champions e per la qualificazione alla prossima Europa League. Sarà una volata al cardiopalma.
Chiudo con il Lecce. La squadra salentina aveva chiesto il rinvio della gara contro l’Atalanta dopo la tragica scomparsa del fisioterapista Fiorita. Ma un calcio senza sentimenti ha deciso in maniera diversa. Ha solo rinviato l’incontro di pochi giorni. Il club salentino prima del fischio d’inizio ha parlato di ”partita dai valori calpestati”. Alla fine la gara tra la Dea e il Lecce è finita 1 a 1. Un punto prezioso per la squadra pugliese. Ma resta l’imbarazzo per un rinvio negato. Per una scelta che ha ignorato i sentimenti di un mondo. Un’altra sconfitta del nostro calcio malato.