
11 marzo 2007, Ronaldo torna in un derby di Milano. Segna ed esulta con polemica
L'11 marzo del 2007, a San Siro, c'è il derby di Milano. C'è però un accadimento che copre completamente l'attesa per la stracittadina, perché è il giorno del ritorno al Meazza contro l'Inter di Ronaldo, il Fenomeno. Cinque anni di amore incondizionato che viene spazzato via prima dalla cessione al Real Madrid, richiesta dopo il Mondiale vinto dal Brasile in Corea del Sud e Giappone, poi dal passaggio al Milan di Berlusconi, a trent'anni, nel momento di flessione della propria carriera.
Tutti vogliono vedere Ronaldo. Perché i nerazzurri sono lanciatissimi verso il secondo Scudetto dell'era Moratti, stavolta non dovuto alle penalizzazioni del 2006, con Ibrahimovic come simbolo. Però Ronaldo è l'unico osservato speciale, tanto da diventare pericolo pubblico numero uno: “Il Fenomeno è tornato qua, non avrà pietà, lui vi punirà”, lo striscione dei milanisti. Status confermato dal gol del vantaggio proprio di Ronie: tiro all'angolino e 1-0.
L'esultanza è polemica, perché la Curva dell'Inter fischia e lui si mette le mani alle orecchie, come ad ascoltare il rumore. Un qualcosa che non verrà perdonato dalla Curva, visto che nove anni dopo, nel 2016, quando Ronie torna per un Inter-Sampdoria viene esposto uno striscione. "Le vecchie glorie non cambiano maglia, quelli si chiamano uomini di m.". Finisce però 2-1 per l'Inter con i gol di Ibrahimovic e Cruz.
Tutti vogliono vedere Ronaldo. Perché i nerazzurri sono lanciatissimi verso il secondo Scudetto dell'era Moratti, stavolta non dovuto alle penalizzazioni del 2006, con Ibrahimovic come simbolo. Però Ronaldo è l'unico osservato speciale, tanto da diventare pericolo pubblico numero uno: “Il Fenomeno è tornato qua, non avrà pietà, lui vi punirà”, lo striscione dei milanisti. Status confermato dal gol del vantaggio proprio di Ronie: tiro all'angolino e 1-0.
L'esultanza è polemica, perché la Curva dell'Inter fischia e lui si mette le mani alle orecchie, come ad ascoltare il rumore. Un qualcosa che non verrà perdonato dalla Curva, visto che nove anni dopo, nel 2016, quando Ronie torna per un Inter-Sampdoria viene esposto uno striscione. "Le vecchie glorie non cambiano maglia, quelli si chiamano uomini di m.". Finisce però 2-1 per l'Inter con i gol di Ibrahimovic e Cruz.
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