
Fonseca si sfoga: "Pago io per tutti, non è giusto. Nessuna aggressione, faremo ricorso"
Dopo la vittoria per 3-1 sul campo dell'FCSB erano molto attese le dichiarazioni di Paulo Fonseca, chiamato a commentare anche la lunga squalifica (9 mesi) che gli è stata inflitta ieri dalla commissione disciplinare francese. Un regalo di compleanno meno gradito rispetto a quello che gli hanno fatto i suoi ragazzi poche ore fa. Il tecnico portoghese ha ricevuto l'abbraccio di tutta la squadra e si è commosso: "È una vittoria molto bella. La cosa più importante di stasera è che ho capito di essere molto fortunato ad avere questo magnifico gruppo. Le lacrime? È stato un momento emozionante. Avere il supporto dei miei giocatori e del mio club è la cosa più importante. È stato un momento bellissimo. Siamo uniti, i miei giocatori sono con me".
La sospensione: "Sono calmo, più sereno. Ho il sostegno delle persone a me vicine. Sono pronto. Non mollerò mai. Come lavorerò? Ci stiamo preparando per avere delle soluzioni. La cosa più importante è il lavoro svolto durante la settimana. Nelle partite, poi, i giocatori sapranno cosa dobbiamo fare. Ho uno staff tecnico in cui credo molto. Saremo pronti".
Ricorso: "Abbiamo la possibilità di farlo. Ho il sostegno della dirigenza. Voglio solo dire una cosa: ho subito una sospensione di nove mesi per una situazione per la quale mi sono scusato. Vedo questo circo mediatico che continua a dire che ho commesso un'aggressione. Ci sono le immagini: non ho toccato l'arbitro, l'ho solo attaccato verbalmente. Non ho mai commesso un'aggressione fisica, né avevo intenzione di farlo. Le persone che hanno deciso questa sanzione hanno pensato alla situazione generale del calcio francese e ora sono io la persona che deve pagare. Ho visto cosa è successo in passato, le sanzioni sono state diverse e questo non è giusto".
La sospensione: "Sono calmo, più sereno. Ho il sostegno delle persone a me vicine. Sono pronto. Non mollerò mai. Come lavorerò? Ci stiamo preparando per avere delle soluzioni. La cosa più importante è il lavoro svolto durante la settimana. Nelle partite, poi, i giocatori sapranno cosa dobbiamo fare. Ho uno staff tecnico in cui credo molto. Saremo pronti".
Ricorso: "Abbiamo la possibilità di farlo. Ho il sostegno della dirigenza. Voglio solo dire una cosa: ho subito una sospensione di nove mesi per una situazione per la quale mi sono scusato. Vedo questo circo mediatico che continua a dire che ho commesso un'aggressione. Ci sono le immagini: non ho toccato l'arbitro, l'ho solo attaccato verbalmente. Non ho mai commesso un'aggressione fisica, né avevo intenzione di farlo. Le persone che hanno deciso questa sanzione hanno pensato alla situazione generale del calcio francese e ora sono io la persona che deve pagare. Ho visto cosa è successo in passato, le sanzioni sono state diverse e questo non è giusto".
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano