
Theo e un rinnovo a cui non crede più nessuno. Dal cooling break in poi qualcosa si è rotto
Theo Hernandez è probabilmente il simbolo del Milan degli ultimi anni. Perché probabilmente uno dei migliori del suo ruolo, scelto da Paolo Maldini per la fascia sinistra. Chi meglio dell'ex capitano e leggenda di scegliere qualcuno nel suo stesso ruolo? Nel fare e disfare il lavoro precedente, ecco che pure Theo è finito in mezzo all'occhio del ciclone, anche se in parte è colpa sua. Perché, come Maignan, ha chiesto uno stipendio ancora più alto rispetto al precedente, sull'onda di quanto guadagnano giocatori di Real Madrid, Manchester City e Bayern Monaco. Dai 5 milioni - compresi di bonus - intorno agli 8, quasi raddoppiando la parte fissa.
Insomma, non un gioco da ragazzi. Probabilmente con la forza che potesse partire un domino: Davies al Real Madrid e Theo al Bayern Monaco. Anche se nello scorso maggio c'è stato un contatto fra lo stesso Hernandez e il Real Madrid, per capire la fattibilità dell'operazione. Ora lo spazio di manovra c'è, ma bisognerà capire se le scelte potrebbero essere diverse, soprattutto considerando che Florentino Perez spende, sì, ma per gli attaccanti. Ci può essere un interessamento del Paris Saint Germain, ma è ancora presto.
Purtroppo dal cooling break in poi qualcosa si è rotto. Forse già la scelta di Fonseca, non condivisa dall'ambiente, ha fatto scricchiolare il rapporto. Poi qualche intemperanza di troppo, come l'espulsione dopo Fiorentina-Milan e quella, ancora più grave, contro il Feyenoord per una simulazione. Anche San Siro ha rumoreggiato ed è un peccato per quello che ha significato negli ultimi anni.
Insomma, non un gioco da ragazzi. Probabilmente con la forza che potesse partire un domino: Davies al Real Madrid e Theo al Bayern Monaco. Anche se nello scorso maggio c'è stato un contatto fra lo stesso Hernandez e il Real Madrid, per capire la fattibilità dell'operazione. Ora lo spazio di manovra c'è, ma bisognerà capire se le scelte potrebbero essere diverse, soprattutto considerando che Florentino Perez spende, sì, ma per gli attaccanti. Ci può essere un interessamento del Paris Saint Germain, ma è ancora presto.
Purtroppo dal cooling break in poi qualcosa si è rotto. Forse già la scelta di Fonseca, non condivisa dall'ambiente, ha fatto scricchiolare il rapporto. Poi qualche intemperanza di troppo, come l'espulsione dopo Fiorentina-Milan e quella, ancora più grave, contro il Feyenoord per una simulazione. Anche San Siro ha rumoreggiato ed è un peccato per quello che ha significato negli ultimi anni.
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