Serginho: "La Champions è un obbligo per il Milan. Theo? Ha abituato male i tifosi"

Serginho, ex difensore del Milan, ha parlato a La Gazzetta dello Sport soffermandosi sul momento che stanno vivendo i rossoneri: "La speranza è che la situazione migliori. Finora però purtroppo il miglior Milan non si è ancora visto. Visto il mercato di gennaio lottare fino alla fine per qualificarsi alla prossima Champions League deve essere un obbligo".

Quindi Serginho si sofferma su alcuni singoli portati in dote dal mercato invernale, partendo da Santi Gimenez: "Ha il gol nel sangue ma gli serve il gioco e dei compagni che lo servano nel modo giusto". E poi su Joao Felix: "Ha una tecnica impressionante, lo considero di livello altissimo altrimenti non avrebbe indossato maglie come quelle di Atletico Madrid, Barcellona e Chelsea. Non ha espresso il suo intero potenziale, spero ci riesca al Milan". Spazio anche per un'analisi su Walker ("Direi che hanno risolto i problemi sulla fascia destra. Uno così non si discute") e su Bondo e Sottil: "Allungheranno la panchiba, vedrete che faranno comodo".

Serginho prosegue nella sua analisi proiettandosi alla partita di questa sera che vedrà il Milan contro il Bologna: "Sarà un match chiave, un successo può cambiare la stagione. Peccato però che siamo a marzo, non ci sono molte possibilità di sbagliare. Per il Milan sarà come una finale. Preferisco non pensare invece a cosa succederebbe in caso di sconfitta. Il Bologna ha iniziato piano ma Italiano fa vedere un bel calcio e il gruppo lo segue".

Un consiglio di Serginho per Theo Hernandez? "No, mi limito a una considerazione, per me è il più forte terzino sinistro al mondo. Però non va caricato di troppe responsabilità, non può fare un gol o un assist a partita. Per anni è stato Superman e ha abituato male i tifosi".