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Salernitana, impatto negativo di Breda. Servono 3-4 rinforzi di qualità per l'impresa salvezzaTUTTO mercato WEB
Roberto Breda
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
lunedì 27 gennaio 2025, 13:34Serie B
di Luca Esposito

Salernitana, impatto negativo di Breda. Servono 3-4 rinforzi di qualità per l'impresa salvezza

Troppo brutta per essere vera. La Salernitana torna immediatamente sulla terra dopo l'illusoria e rocambolesca vittoria contro la Reggiana e perde a Pisa per 1-0 pur avendo giocato per 80 minuti in superiorità numerica contro un avversario privo di alcune pedine importanti e che è stato trascinato da un allenatore, Inzaghi, che l'anno scorso fu esonerato dall'ex direttore Walter Sabatini pur avendo dato piena disponibilità a proseguire il suo percorso sulla panchina granata anche in caso di retrocessione. Sul banco degli imputati finisce il tecnico Roberto Breda che, ad ora, non ha garantito la svolta auspicata nemmeno sul piano caratteriale. Ieri la Salernitana è scesa in campo con paura e dava la sensazione di essere spaesata e senza idee.

Tante le scelte del mister che hanno fatto storcere il naso ai mille tifosi presenti nel settore ospiti e a una società che è pronta a chiedere spiegazioni. Anzitutto il modulo. Il 3-5-2 non sembra lo schema adatto alle caratteristiche dei calciatori in rosa, con gli elementi di maggior qualità (Soriano, Tongya, Braaf, Verde) costretti a giocare fuori posizione o addirittura fuori dall'elenco dei convocati. E poi, per la seconda volta consecutiva, la Salernitana ha chiuso la partita con cinque difensori bloccati al netto della superiorità numerica e della necessità di recuperare il risultato. Tutti sono rimasti sorpresi quando, dopo il rosso a Marin, Breda ha inserito Jaroszynski (un esterno sinistro con peculiarità prettamente difensive) e un mediano di interdizione come Adelaide. Per non parlare poi della scelta di sostituire il talentuoso Verde non appena i padroni di casa si sono portati in vantaggio, con un'azione nata da rimessa laterale e con otto calciatori in maglia bianca che si sono fatti sorprendere da Abildgaard e Moreo. Il primo tiro in porta, debole e centrale, è arrivato soltanto all'89' e questa è la fotografia perfetta della confusione tecnico-tattica che regna sovrana in casa granata. Le parole in sala stampa hanno fatto suonare un campanello d'allarme. Breda ha ammesso di non aver inciso e di non aver saputo toccare le corde giuste, parole forti che hanno spinto il club a fare una profonda riflessione; ovviamente il tecnico non è in discussione, ma le prossime tre partite contro Cremonese, Brescia e Carrarese saranno decisive.


E poi c'è il mercato. Ad oggi, Cerri a parte, la rivoluzione di Valentini non ha pagato. Guasone e Corazza non hanno ancora esordito, Girelli e Caligara non hanno affatto impressionato quando sono stati chiamati in causa, Lochosvhili ha commesso alcuni errori e Raimondo ha collezionato tre insufficienze in altrettante partite sbagliando ieri un gol a tu per tu col portiere, un errore solo parzialmente cancellato dalla bandierina alta dell'assistente. La società aveva promesso investimenti importanti e sforzi economici notevoli per evitare la seconda retrocessione di fila, ma ad oggi sono arrivati soltanto calciatori in prestito e che hanno bisogno di tempo per entrare in condizione visto che non giocavano da mesi. Occorrono un forte e rapido difensore centrale (Caldirola del Monza è uno degli obiettivi, ma la strada è in salita), due centrocampisti (uno di interdizione, uno di qualità), un esterno sinistro e un altro attaccante, assodato che Torregrossa, Wlodarczyk e Simy non rientrano nei piani tecnici. Il mercato in uscita inevitabilmente condiziona, anche per il discorso legato ai limiti imposti dalla lista over. Oltre ai tre centravanti, il ds dovrà collocare altrove i vari Fiorillo, Tello, Maggiore, Hrustic, Kallon e Braaf, ma ci sono valutazioni in corso anche su Bronn (contratto in scadenza, non sarà rinnovato), Ghiglione e Soriano. Dalmonte oggi potrebbe firmare per il Catania, terzo addio dopo quelli di Velthuis e Sfait. La tifoseria è in fermento e domenica prossima, contrariamente a quanto accaduto con la Reggiana, l'Arechi presenterà ampi spazi vuoti nonostante le iniziative messe in campo dalla proprietà. Nella nota emessa qualche giorno fa i club organizzati sono stati chiari: "La proprietà ci ha preso in A e stiamo rischiando la C, è d'obbligo investire dopo un'estate al risparmio e mettere a disposizione dell'allenatore 3-4 calciatori di livello". La palla passa a Iervolino e Milan, ma il tempo stringe e già alla ripresa dovrebbero esserci quei rinforzi imprescindibili per tentare l'impresa.