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Rummenigge sul calendario fitto: "I nostri calciatori dovrebbero smettere di lamentarsi"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 16:30Serie A
di Alessio Del Lungo

Rummenigge sul calendario fitto: "I nostri calciatori dovrebbero smettere di lamentarsi"

Karl-Heinz Rummenigge, membro del Consiglio di Sorveglianza del Bayern Monaco, ha rilasciato una lunga intervista a SportBild, parlando positivamente della nuova formula del Mondiale per Club: "Per molto tempo è stata una competizione priva di emozioni e ora questa situazione è destinata a cambiare con la nuova modalità".

Cosa ne pensa della formula precedente?
"Con sette squadre in inverno era noiosa: come vincitore di una Champions League, si volava lì e si sapeva già che si sarebbe tornati con un altro trofeo nel bagaglio. Tutto ciò che è programmato e non emozionato non raggiunge i tifosi".

Come giudica quindi questa nuova versione del torneo?
"Il fatto che la FIFA introduca ora la nuova Coppa del Mondo per Club equivale a un miracolo mondiale: per la prima volta, una competizione per squadre nazionali, la Confederations Cup, è stata abbandonata a favore di una competizione per club".

I calciatori però sostengono ci siano troppe gare.
"I nostri giocatori dovrebbero smettere di lamentarsi. Tutte le trattative contrattuali a cui ho assistito con noi vanno sempre e solo in una direzione: sempre più in alto, sempre più lontano, sempre più veloce. Ma tutti quei soldi devono arrivare da qualche parte".


La DFL però è riuscita a mantenere il proprio status di entrate televisive e migliorarlo del 2%. Un miracolo.
"Ma i giocatori e i loro consulenti chiedono di più, quindi non si tratta solo del 2%. Allora i soldi devono provenire da altre competizioni, come la nuova Coppa del Mondo per Club in estate. È questa la trappola che i giocatori si sono imposti".

Qual è la sua versione dello sviluppo economico di questo sport?
"Se continua così, il calcio sarà l’unica industria al mondo che non produce più profitti, ma solo perdite. Ci stiamo dirigendo tutti verso un muro e nessuno è disposto a chiudere il gas. Se un giocatore del Bayern guadagna 'solo' 15 milioni di euro invece di 20 milioni, continuo a pensare che sia una cifra folle, se mi permettete il gioco di parole".

Qual è la sua idea sulla Superlega?
"Così come era stata progettata in origine con i top club di Inghilterra, Spagna, Italia, Francia e Germania, non esisterà mai. Perché nessuno vi parteciperà, a parte il Real Madrid e il Barcellona. Quello che stanno facendo ora: avvicinarsi ai club di seconda fascia. Ma poi non sarà una Superlega".

Lei conosce bene Al-Khelaifi.
"Sì, sono suo amico. È una persona affidabile. Ma poiché è qatariota e la Coppa del Mondo 2022 si è svolta in Qatar, è stato ovviamente scelto come nemico dai gruppi ultrà. Non è giusto. In Germania dobbiamo smettere di credere che solo il nostro catalogo di valori debba essere imposto al mondo intero. I politici e, purtroppo, anche il calcio stanno commettendo questo grande errore. Franz Beckenbauer diceva sempre: ‘Se punti il dito contro gli altri, quattro dita puntano contro di te'".