Nuovo stadio, Inter e Milan chiedono tempo al Comune: piano entro il 20 marzo

Inter e Milan chiedono tempo per i lavori preparatori all’acquisto dell’area di San Siro, dove oggi sorge il Meazza e in futuro dovrebbe nascere il nuovo stadio condiviso dai due club. Il Corriere della Sera, nella sua edizione milanese, fa il punto.

Secondo quanto riferito dal quotidiano, i due club avrebbero chiesto al Comune di prorogare a marzo il termine per consegnare il piano economico-finanziario, il prossimo step nella procedura. DI recente il sindaco Giuseppe Sala ha spiegato di attenderlo entro febbraio, ma le due società - margine di un incontro avuto anche con la Regione - avrebbero chiesto di poterlo presentare entro il 20 marzo.

I dubbi del Comune sono legate a un potenziale allungamento dei tempi, cruciali: l’obiettivo, ha spiegato anche Sala, è di arrivare alla vendita dell’area entro l’estate. A ottobre scatterebbe infatti il vincolo sul secondo anello, che - sebbene più elastico con l’impianto in mani private - comporterebbe la necessità di mantenere in piedi il Meazza, almeno in parte.

La valutazione economica dell’area è già stata effettuata dall’Agenzia delle Entrate: servono 197 milioni di euro, di cui 72 per il solo stadio attualmente esistente. In questo momento, l’ipotesi di uno stadio condiviso, da costruire accanto al punto dove sorge quello attuale, è considerata la via maestra. Per il Milan - che ha acquisito i terreni e accantonato a bilancio 55 milioni di euro - resta in piedi il piano B che porta a San Donato Milanese. Da capire se lo stesso discorso valga per l’Inter a Rozzano: l’esclusiva sui terreni dell’area Cabassi strappata dal club nerazzurro è scaduta il 31 gennaio e al momento non sono arrivate notizie circa un eventuale rinnovo dell’accordo.