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Savicevic: "Joao Felix e Gimenez possono coesistere. I tifosi del Milan tornino a sognare"
Dejan Savicevic, ex leggenda del Milan, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, parlando della nuova coppia formata da Joao Felix e Santiago Gimenez: "I tifosi devono tornare a sognare. Quella dei rossoneri è una grandissima squadra, ha sul braccio uno stemma con sette Champions League. Capito? Sette. Il Diavolo è la storia. Io sono orgogliosissimo di aver fatto parte di una delle migliori squadre del mondo. E lo saranno anche i nuovi acquisti".
Cinque in un colpo solo.
"Si sta rinforzando, mi dispiace che abbiano ceduto Bennacer, mi piaceva. Di Sottil ricordo il nome, il padre era un buon giocatore".
Ora la gente dice che il Milan è obbligato a vincere.
"Hanno già vinto un trofeo, adesso c'è una Coppa Italia e un piazzamento in Champions da conquistare. Lo faranno, devono farlo".
Possono coesistere Joao Felix e Gimenez?
"Penso proprio di sì. In ogni caso c'è un allenatore, Sergio mi sembra l'uomo giusto, soprattutto per Joao Felix, che è un grande talento e va recuperato. L'ho visto in azione, come si muove, come dribbla e partecipa al gioco, il calciatore c'è".
Pare sia triste.
"Al Milan non puoi né essere triste, né tenere il muso. Ci penserà Conceicao ad aiutarlo a inserirsi. Sono portoghesi, parlano la stessa lingua e sicuramente pensano lo stesso calcio".
E Gimenez?
"Lo conosco poco. Ho visto che fa molti gol, che segna con continuità. Poi c'è la parola di Ibra, se dice che è forte, vuol dire che è forte".
Cinque in un colpo solo.
"Si sta rinforzando, mi dispiace che abbiano ceduto Bennacer, mi piaceva. Di Sottil ricordo il nome, il padre era un buon giocatore".
Ora la gente dice che il Milan è obbligato a vincere.
"Hanno già vinto un trofeo, adesso c'è una Coppa Italia e un piazzamento in Champions da conquistare. Lo faranno, devono farlo".
Possono coesistere Joao Felix e Gimenez?
"Penso proprio di sì. In ogni caso c'è un allenatore, Sergio mi sembra l'uomo giusto, soprattutto per Joao Felix, che è un grande talento e va recuperato. L'ho visto in azione, come si muove, come dribbla e partecipa al gioco, il calciatore c'è".
Pare sia triste.
"Al Milan non puoi né essere triste, né tenere il muso. Ci penserà Conceicao ad aiutarlo a inserirsi. Sono portoghesi, parlano la stessa lingua e sicuramente pensano lo stesso calcio".
E Gimenez?
"Lo conosco poco. Ho visto che fa molti gol, che segna con continuità. Poi c'è la parola di Ibra, se dice che è forte, vuol dire che è forte".
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