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È stata la mano di Conceicao: Calabria, Bennacer, Morata. Milan, repulisti e responsabilità
"È stato una boutade". Così Carlalberto Ludi, ds del Como, ha bollato ieri le indiscrezioni su un'offerta per Theo Hernandez. Bugia bianca o verità? Lo sanno solo i diretti interessati. Sta di fatto che il terzino spagnolo, il cui no sarebbe stato - secondo le indiscrezioni - alla base del naufragio di qualsiasi ipotesi di trattativa, è uno dei pochi sopravvissuti al repulisti rossonero, tutto maturato nelle ultime ore di calciomercato.
Via vecchi e nuovi leader. Nel giro di pochi giorni hanno salutato Alvaro Morata, Davide Calabria e Ismael Bennacer. Non tre giocatori qualunque: la cessione del centravanti spagnolo, intanto, è la fotografia della bocciatura - almeno in parte - del mercato estivo. Arrivato come faro di esperienza del nuovo corso, Morata saluta dopo appena sei mesi e qualche critica di troppo al nuovo allenatore. Con lui vanno via vecchi leader, non per età ma per militanza. Già sostanzialmente accantonato da Fonseca, Calabria è pure sempre il capitano dello scudetto di Pioli: anche con lui le tensioni non erano mancate, ma si erano sempre risolte nel rapporto tra il tecnico e un fedelissimo. Bennacer, non un caso, è il giocatore che a Riyadh, appena rientrato dall'infortunio, tiene a rapporto la squadra in uno dei tanti momenti non di facile lettura della stagione del Milan.
È stata la mano di Conceicao. Dietro questa rivoluzione, inattesa e rapida ma arrivata sul gong, è facile leggere le indicazioni dell'allenatore. Sergio ha chiesto e ottenuto piazza pulita del passato e anche di qualche innesto non felice - Okafor, mentre Chukwueze potrebbe ancora andare in Turchia -, sulla base di considerazioni sia tecniche che di spogliatoio: di tutti e tre i big di cui sopra si è vociferato circa dissapori con l'allenatore portoghese. Quelli con Calabria, a dire il vero, sono andati in diretta televisiva. Il Milan ha scelto di sposare la linea del suo tecnico, peraltro regalandogli il "9" da 40 milioni che forse avrebbe voluto anche chi lo ha preceduto: è una scelta che comporta anche delle responsabilità. Perché ora starà a Conceiçao, uomo solo al comando, rispondere sul campo: la società non è sempre stata presente in stagione - il vero step sarà l'arrivo di un nuovo ds, Modesto o chi per lui - ma in questo caso non ha fatto mancare nulla al suo tecnico.
Via vecchi e nuovi leader. Nel giro di pochi giorni hanno salutato Alvaro Morata, Davide Calabria e Ismael Bennacer. Non tre giocatori qualunque: la cessione del centravanti spagnolo, intanto, è la fotografia della bocciatura - almeno in parte - del mercato estivo. Arrivato come faro di esperienza del nuovo corso, Morata saluta dopo appena sei mesi e qualche critica di troppo al nuovo allenatore. Con lui vanno via vecchi leader, non per età ma per militanza. Già sostanzialmente accantonato da Fonseca, Calabria è pure sempre il capitano dello scudetto di Pioli: anche con lui le tensioni non erano mancate, ma si erano sempre risolte nel rapporto tra il tecnico e un fedelissimo. Bennacer, non un caso, è il giocatore che a Riyadh, appena rientrato dall'infortunio, tiene a rapporto la squadra in uno dei tanti momenti non di facile lettura della stagione del Milan.
È stata la mano di Conceicao. Dietro questa rivoluzione, inattesa e rapida ma arrivata sul gong, è facile leggere le indicazioni dell'allenatore. Sergio ha chiesto e ottenuto piazza pulita del passato e anche di qualche innesto non felice - Okafor, mentre Chukwueze potrebbe ancora andare in Turchia -, sulla base di considerazioni sia tecniche che di spogliatoio: di tutti e tre i big di cui sopra si è vociferato circa dissapori con l'allenatore portoghese. Quelli con Calabria, a dire il vero, sono andati in diretta televisiva. Il Milan ha scelto di sposare la linea del suo tecnico, peraltro regalandogli il "9" da 40 milioni che forse avrebbe voluto anche chi lo ha preceduto: è una scelta che comporta anche delle responsabilità. Perché ora starà a Conceiçao, uomo solo al comando, rispondere sul campo: la società non è sempre stata presente in stagione - il vero step sarà l'arrivo di un nuovo ds, Modesto o chi per lui - ma in questo caso non ha fatto mancare nulla al suo tecnico.
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