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Partita contro suo figlio? Conceicao: "Non sono per niente emozionato. Spero di non farlo felice"
Nella sua conferenza stampa di vigilia della sfida contro la Juventus, valida per la semifinale di Supercoppa Italiana, il tecnico del Milan, Sergio Conceicao, ha parlato anche del fatto che suo figlio Francisco sarà un suo avversario: "Me l'hanno già chiesto: non sono per niente emozionato, sono un professionista. Sono solo raffreddato e ho avuto la febbre in questi giorni, se vedete gli occhi un po' lucidi è per questo. A casa sono suo padre, domani mio figlio sarà un mio avversario: lui la penserà allo stesso modo, lo voglio battere come mi vuole battere lui. Spero di non farlo felice".
È più facile iniziare con una sfida di questo livello, vista la situazione del Milan?
"Non è più facile o più difficile, c'è da lavorare. Lavoriamo allo stesso modo a prescindere dall'avversario, vogliamo migliorare le situazioni che penso possiamo migliorare. So che il momento non è bello, ma dobbiamo cambiarlo e solo noi con loro lo possiamo fare. Le parole lasciano il tempo che trovano, in questi grandi club contano i risultati alla fine ed è quello che cercheremo di avere, a partire da domani".
Suo figlio ama definire il suo calcio un calcio libero. Si aspettava un impatto del genere in pochi mesi?
"Ha le caratteristiche di un giocatore di qualità, sia a livello tecnico che di comprensione del gioco e della tattica. Ha qualità fisiche, lo sa ed è cresciuto così. Sono felice di averlo allenato, ha una bella caratteristica e con me non è facile giocare. Può avere una grande carriera, qui in Italia o in qualsiasi parte del mondo".
È più facile iniziare con una sfida di questo livello, vista la situazione del Milan?
"Non è più facile o più difficile, c'è da lavorare. Lavoriamo allo stesso modo a prescindere dall'avversario, vogliamo migliorare le situazioni che penso possiamo migliorare. So che il momento non è bello, ma dobbiamo cambiarlo e solo noi con loro lo possiamo fare. Le parole lasciano il tempo che trovano, in questi grandi club contano i risultati alla fine ed è quello che cercheremo di avere, a partire da domani".
Suo figlio ama definire il suo calcio un calcio libero. Si aspettava un impatto del genere in pochi mesi?
"Ha le caratteristiche di un giocatore di qualità, sia a livello tecnico che di comprensione del gioco e della tattica. Ha qualità fisiche, lo sa ed è cresciuto così. Sono felice di averlo allenato, ha una bella caratteristica e con me non è facile giocare. Può avere una grande carriera, qui in Italia o in qualsiasi parte del mondo".
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