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…con Andre Geraldes
“Paulo Fonseca è un allenatore eccellente. Probabilmente però il suo profilo è più adatto per altri club. Il Milan è un dei club più importanti al mondo”. Così a TuttoMercatoWeb.com André Geraldes, ex direttore sportivo dello Sporting Lisbona, a proposito dell’esonero dell’allenatore del Milan
Al posto di Fonseca c’è Conceicao.
“Già a maggio, quando si parlava della miglior opzione per il Milan, avevo detto che Sergio sarebbe stata la scelta giusta. Ha un DNA da esigente fuori dal comune. Le sue squadre sono aggressive nel momento della riconquista e molto offensive nell’arrivare nell’ultimo terzo di campo, con molti giocatori bravi in fase di finalizzazione. È un eterno insoddisfatto per natura. Ha un profilo molto esigente con sé stesso e con i giocatori. Sarà sicuramente una bella sorpresa in Italia e ha un altro vantaggio: parla la lingua del paese”.
Scudetto: chi la spunterà?
“In questo momento è tutto aperto. Non possiamo dire che il campionato sia già deciso. Qualsiasi delle prime tre può arrivare in cima. Tutte, quindi Inter, Atalanta e Napoli, hanno molta qualità e rose molto competitive. Tuttavia, penso che la gestione del carico di partite nel calendario possa fare la differenza, anche nella gestione delle rose”.
Cosa serve al Milan sul mercato?
“Il Milan ha un gruppo di ottimi giocatori. Prima di tutto, bisogna valorizzare e migliorare ciò che già c’è, e qui Sergio è un maestro. Tuttavia, con il poco tempo a disposizione, e sicuramente il mister ha già fatto questo studio, cercherà di capire quali posizioni, in base al suo modello di gioco, necessitano di un intervento urgente”.
E lei direttore?
“Dopo undici anni senza sosta nel calcio professionistico, ho fatto una breve pausa per aspettare il progetto giusto. Non voglio accettare qualsiasi cosa. Deve essere qualcosa di vincente, per competere per i titoli. Mi sono anche dedicato alla gestione e alla raccolta di investimenti per l’acquisto di club in Portogallo e all’estero”.
Al posto di Fonseca c’è Conceicao.
“Già a maggio, quando si parlava della miglior opzione per il Milan, avevo detto che Sergio sarebbe stata la scelta giusta. Ha un DNA da esigente fuori dal comune. Le sue squadre sono aggressive nel momento della riconquista e molto offensive nell’arrivare nell’ultimo terzo di campo, con molti giocatori bravi in fase di finalizzazione. È un eterno insoddisfatto per natura. Ha un profilo molto esigente con sé stesso e con i giocatori. Sarà sicuramente una bella sorpresa in Italia e ha un altro vantaggio: parla la lingua del paese”.
Scudetto: chi la spunterà?
“In questo momento è tutto aperto. Non possiamo dire che il campionato sia già deciso. Qualsiasi delle prime tre può arrivare in cima. Tutte, quindi Inter, Atalanta e Napoli, hanno molta qualità e rose molto competitive. Tuttavia, penso che la gestione del carico di partite nel calendario possa fare la differenza, anche nella gestione delle rose”.
Cosa serve al Milan sul mercato?
“Il Milan ha un gruppo di ottimi giocatori. Prima di tutto, bisogna valorizzare e migliorare ciò che già c’è, e qui Sergio è un maestro. Tuttavia, con il poco tempo a disposizione, e sicuramente il mister ha già fatto questo studio, cercherà di capire quali posizioni, in base al suo modello di gioco, necessitano di un intervento urgente”.
E lei direttore?
“Dopo undici anni senza sosta nel calcio professionistico, ho fatto una breve pausa per aspettare il progetto giusto. Non voglio accettare qualsiasi cosa. Deve essere qualcosa di vincente, per competere per i titoli. Mi sono anche dedicato alla gestione e alla raccolta di investimenti per l’acquisto di club in Portogallo e all’estero”.
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