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L'Italia è in media la settima nazionale più giovane d'Europa: i dati del CIES
L'Italia schiera una delle nazionali più giovani d'Europa. È il dato che emerge dall'ultimo approfondimento settimanale del Cies, l'osservatorio calcistico svizzero che ha confrontato 144 squadre nazionali maggiori maschili in termini di età media delle formazioni schierate nell'anno solare 2024.
Gli azzurri di Luciano Spalletti, nell'anno che ormai si può considerare praticamente concluso per quanto riguarda le nazionali, hanno presentato un'età media di 26,34 anni. In ambito UEFA, soltanto sette nazionali, nessuna delle quali di prima fascia, vantano un'età media inferiore: San Marino guida con 24,31 anni. A seguire Irlanda, Estornia, Ucraina, Norvegia, Islanda e Irlanda. Poi, appunto, l'Italia.
La nazionale più "anziana" a livello europeo è il Montenegro, con 28,94 anni di età media. A livello mondiale, il dato massimo è registrato dal Perù, con un valore medio di 30,38 anni. I più giovani sono i calciatori delle Isole Cayman, con 23,05 anni di età media.
Il dato dell'Italia deriva soprattutto dall'impiego di calciatori fra i 22 e i 25 anni, che per Spalletti sono stati il 56,4 per cento dei giocatori schierati.Molto bassa, viceversa, la percentuale di under 21: gli azzurri sono appena il 2,2 per cento, contro il 14,5 di Germania e Spagna, o il 14,2 dell'Inghilterra.
Gli azzurri di Luciano Spalletti, nell'anno che ormai si può considerare praticamente concluso per quanto riguarda le nazionali, hanno presentato un'età media di 26,34 anni. In ambito UEFA, soltanto sette nazionali, nessuna delle quali di prima fascia, vantano un'età media inferiore: San Marino guida con 24,31 anni. A seguire Irlanda, Estornia, Ucraina, Norvegia, Islanda e Irlanda. Poi, appunto, l'Italia.
La nazionale più "anziana" a livello europeo è il Montenegro, con 28,94 anni di età media. A livello mondiale, il dato massimo è registrato dal Perù, con un valore medio di 30,38 anni. I più giovani sono i calciatori delle Isole Cayman, con 23,05 anni di età media.
Il dato dell'Italia deriva soprattutto dall'impiego di calciatori fra i 22 e i 25 anni, che per Spalletti sono stati il 56,4 per cento dei giocatori schierati.Molto bassa, viceversa, la percentuale di under 21: gli azzurri sono appena il 2,2 per cento, contro il 14,5 di Germania e Spagna, o il 14,2 dell'Inghilterra.
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