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Dal tax credit per i vivai agli stadi: le richieste dei club al nuovo presidente della Lega A
Al di là di chi verrà eletto come nuovo presidente della Lega Serie A, certamente lo aspetta un 2025 molto impegnativo e con tanti fronti aperti per migliorare il calcio italiano. La Gazzetta dello Sport fa il punto su quelle che saranno le richieste dei club al loro rappresentante ad elezione avvenuta. Una riguarda l’introduzione di sistemi di tax credit, già presente in diversi settori della nostra economia, cultura compresa, anche a fronte di investimenti paralleli sui vivai.
Altro punto fondamentale è la richiesta di una percentuale dagli incassi delle scommesse fatte sul calcio (la proposta è l’1%), e che di nuovo potrebbe essere reinvestita per la valorizzazione dei giovani calciatori, sul miglioramento delle infrastrutture e sulla promozione della cultura sportiva nelle scuole. Legato alle
scommesse anche l’idea di cambiare la legge che impedisce di utilizzare le sponsorizzazioni del betting, possibili nel resto d’Europa.
Ovviamente il tema stadi e l’esigenza di una burocrazia più snella e meno faticosa per la realizzazione di nuovi impianti. In tanti sono interessati a stadi di proprietà, considerati un asset fondamentale specie dai top club per sostenere la competizione con le più grandi e ricche avversarie del continente. Tutti sostegni che possano compensare la crescita dei costi di produzione, con interventi legislativi che finalmente diano un po’ di sollievo anche al calcio, che ha bilanci in ripresa ma ancora gravati dalla crisi Covid con perdite complessive stimate in 2,2 miliardi, tra mancate sponsorizzazioni, stadi chiusi e incassi contingentati.
Altro punto fondamentale è la richiesta di una percentuale dagli incassi delle scommesse fatte sul calcio (la proposta è l’1%), e che di nuovo potrebbe essere reinvestita per la valorizzazione dei giovani calciatori, sul miglioramento delle infrastrutture e sulla promozione della cultura sportiva nelle scuole. Legato alle
scommesse anche l’idea di cambiare la legge che impedisce di utilizzare le sponsorizzazioni del betting, possibili nel resto d’Europa.
Ovviamente il tema stadi e l’esigenza di una burocrazia più snella e meno faticosa per la realizzazione di nuovi impianti. In tanti sono interessati a stadi di proprietà, considerati un asset fondamentale specie dai top club per sostenere la competizione con le più grandi e ricche avversarie del continente. Tutti sostegni che possano compensare la crescita dei costi di produzione, con interventi legislativi che finalmente diano un po’ di sollievo anche al calcio, che ha bilanci in ripresa ma ancora gravati dalla crisi Covid con perdite complessive stimate in 2,2 miliardi, tra mancate sponsorizzazioni, stadi chiusi e incassi contingentati.
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