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Milan, Fonseca: "Chi è davanti ha avuto una pre-stagione diversa. Resto positivo"
Paulo Fonseca, allenatore rossonero, è presente in conferenza stampa per presentare la partita tra Milan e Empoli, valida per la quattordicesima giornata di Serie A e in programma domani alle 18:00 a San Siro.
Segui le dichiarazioni di Paulo Fonseca con il live testuale su TMW.
14:15 | Comincia ora la conferenza stampa.
Si parla sempre di equilibrio...
"Con la Juve siamo stati più organizzati, con lo Slovan meglio in transizione. Mi sembra che miglioriamo in qualcosa, poi sorgono altri problemi. Ma non è perché si vince che bisogna pensare che vada tutto bene chiudendo gli occhi ai problemi. Io non posso chiudere gli occhi, abbiamo parlato dei problemi".
Qual è il problema più grande?
"A volte i problemi arrivano con le partite. Contro la Juve abbiamo lavorato tanto sull'organizzazione difensiva e la squadra ha fatto bene. Ora abbiamo avuto una squadra di transizione e abbiamo avuto problemi. Ma i giocatori capiscono. Ma in ogni caso siamo la quinta difesa del campionato, abbiamo preso tanti gol quanto l'Inter e la Lazio. Noi lavoriamo per migliorare, a volte sono cose che non sono tattiche. Il problema di Bratislava non è tattico, ma di lettura e momento individuale. Continuiamo a lavorarci, su lettura e tecnica individuale. I giocatori lo capiscono. È importante lavorare sul problema. Abbiamo vinto. Va tutto bene? No. Quando lavoriamo sul problema avuto in partita la squadra ha una risposta positiva".
È ripercorribile il Milan a due punte?
"Idea che rimane nella mia testa. È una opzione quando penso che possa essere un vantaggio".
Perché il Milan non riesce a far valere il divario tecnico rispetto alle avversarie? Non c'è mai una vittoria netta...
"Non è facile in Italia essere dominanti, non è facile contro l'Empoli, non è facile contro l'Atalanta. Quello che vogliamo è l'equilibrio, sentire che la squadra crea opportunità avendo una sicurezza difensiva. A Bratislava, dopo aver segnato lo 0-1, c'era la possibilità di dominare la partita, ma abbiamo subito il pareggio e la squadra lo ha accusato".
Leao è meglio averlo in campo che in panchina?
"Adesso sì. Io con Leao ho usato due strategia: una non ha avuto risultati, gli altri sì. Sono molto contento che Rafa abbia avuto questa reazione, ma voglio continuità. La squadra ha bisogno di questo Rafa".
Cosa deve fare il Milan rispetto alle altre gare per non avere problemi domani?
"In Italia bisogna avere due facce offensive: contro Juve e Slovan c'è una faccia, ne serve un'altra per affrontare Empoli e Atalanta".
Chi gioca in difesa?
"Ho una coppia più stabile delle altre, ma dobbiamo capire anche che ci sono tante partite e non possiamo giocare sempre con gli stessi. Gabbia si è infortunato, era difficile fargliene fare due di fila. So che sarebbe importante far giocare gli stessi giocatori in difesa, ma ci sono tante partite e ci sono anche degli infortuni. Voi non parlate molto di questo, ma noi non abbiamo infortuni eh... E il motivo è anche perché facciamo questo tipo di gestione".
I 9 punti di distacco vi preoccupano?
"Sì, ma sono positivo".
Gol dello Slovan simile al rosso di Reijnders con l'Udinese: stesso errore?
"Sembrano situazioni simili, ma sono cose totalmente diverse. Non c'è paragone. Con lo Slovan era un corner e c'erano tre calciatori preparati in fase difensiva, ma è stata una scelta individuale l'errore. Io posso dire le cose in campo, ma poi ci sono le scelte individuali".
Si può dominare un po' più compatti a centrocampo, lasciando spazio ai nostri giocatori più rapidi?
"Mi sta chiedendo è se non possiamo stare più indietro per avere più spazio per gli attaccanti? Nell'ultima partita abbiamo avuto due momenti. Siamo stati in più momenti in avanti, perché il Bratislava difendeva con 10 giocatori davanti l'area. Abbiamo però fatto due gol con spazio. L'ideale sarebbe avere i due momenti. Quando recuperiamo palla dobbiamo capire che abbiamo calciatori per uscire veloci. Ma quando non si può fare dobbiamo fare un attacco organizzato. I gol che facciamo sono più con spazio che con l'attacco posizionale o organizzato. I gol che facciamo normalmente sono molti di più col recupero palla e con spazio".
Hanno fatto rumore le immagini di Guardiola graffiato: è un problema un po' sottovalutato quella della pressione che gli allenatori sono costretti a subire?
"Non possiamo scappare da questa pressione quando siamo in club come il Milan o come il Manchester City. Non so cosa sia successo con Guardiola (e i graffi sul viso, ndr). Ma stare qui vuol dire avere pressioni in tutti i momenti, tutti i giorni. Non solo con la stampa e i tifosi, ma anche qui dentro e con i giocatori. Siamo una squadra che deve vincere sempre. Se non vogliamo avere questa pressione non possiamo stare qui, a questo livello. Non penso ci sia altro modo. È una pressione grande, grandissima. E si sente tutti i minuti, tutti i giorni. Io dico che il calcio è per persone forti. Se non siamo forti non possiamo stare nel calcio a questo livello".
Fofana riposerà?
"In hotel, a Milanello. Non posso prendermi il rischio di farlo riposare, perché domani è la partita più importante. Mi aspetto che Fofana faccia una partita intelligente. Se Fofana sbaglia, sbaglia, ma mi aspetto che gli altri non sbaglino".
Tante squadre davanti al Milan hanno cambiato allenatore come il Milan...
"Io sono sicuro che alla fine saremo davanti a qualcuna di queste squadre. Ma parliamone: abbiamo fatto la pre-stagione con tanti ragazzini. I giocatori più influenti della squadra sono arrivati solo otto giorni prima dell'inizio del campionato e non abbiamo mai avuto tempi per allenarli. Stiamo piano piano crescendo. Lavoriamo più con le immagini che con gli allenamenti, ora. Quando si cambia tanto, è più difficile. Il Napoli è un caso diverso, ma non mi sembra che le altre squadre davanti a noi abbiano avuta una pre-stagione come la nostra. Poi molte non giocano la Champions, possono fare più turnover durante la settimana. Del Napoli non c'è bisogno di parlare, perché hanno un nuovo allenatore e tutte le settimane per lavorare. Poi ci sono Inter e Atalanta con tanti anni di allenamento con lo stesso allenatore. Poi se vogliamo vedere solo il risultato sono il primo a dire che dobbiamo fare di più".
Siete tranquilli su Bennacer e sul suo stato fisico?
"Stiamo aspettando Bennacer nei prossimi tempi e recuperarlo per la seconda parte della stagione, può essere importante per noi. Siamo fiduciosi sul recupero di Bennacer".
Ormai tutte le partite sono da dentro o fuori...
"Posso dire che sono esperto ora in pressione. Da quando sono qui, è sempre da dentro o fuori. Domani stessa pressione di altre volte. Per i giocatori anche: tutti quelli che sono qui sanno che domani si deve solo vincere. Io non sono buono con me stesso, perché mi metto pressione. Non sono mai stato primo, è più difficile per chi sta dietro. La pressione di vincere è migliore. Si lavora tanto qui, ma dormo sempre molto bene. Mi piacerebbe dormire di più, ma ho un bambino di un anno... Però è una bella forma per non dormire bene".
Che squadra domani?
"Non posso dire niente, ma tanto in un'ora voi sapete la formazione. Non sono io che parlo. Magari domani ci sarà qualcosa di diverso".
Termina qui la conferenza.
Segui le dichiarazioni di Paulo Fonseca con il live testuale su TMW.
14:15 | Comincia ora la conferenza stampa.
Si parla sempre di equilibrio...
"Con la Juve siamo stati più organizzati, con lo Slovan meglio in transizione. Mi sembra che miglioriamo in qualcosa, poi sorgono altri problemi. Ma non è perché si vince che bisogna pensare che vada tutto bene chiudendo gli occhi ai problemi. Io non posso chiudere gli occhi, abbiamo parlato dei problemi".
Qual è il problema più grande?
"A volte i problemi arrivano con le partite. Contro la Juve abbiamo lavorato tanto sull'organizzazione difensiva e la squadra ha fatto bene. Ora abbiamo avuto una squadra di transizione e abbiamo avuto problemi. Ma i giocatori capiscono. Ma in ogni caso siamo la quinta difesa del campionato, abbiamo preso tanti gol quanto l'Inter e la Lazio. Noi lavoriamo per migliorare, a volte sono cose che non sono tattiche. Il problema di Bratislava non è tattico, ma di lettura e momento individuale. Continuiamo a lavorarci, su lettura e tecnica individuale. I giocatori lo capiscono. È importante lavorare sul problema. Abbiamo vinto. Va tutto bene? No. Quando lavoriamo sul problema avuto in partita la squadra ha una risposta positiva".
È ripercorribile il Milan a due punte?
"Idea che rimane nella mia testa. È una opzione quando penso che possa essere un vantaggio".
Perché il Milan non riesce a far valere il divario tecnico rispetto alle avversarie? Non c'è mai una vittoria netta...
"Non è facile in Italia essere dominanti, non è facile contro l'Empoli, non è facile contro l'Atalanta. Quello che vogliamo è l'equilibrio, sentire che la squadra crea opportunità avendo una sicurezza difensiva. A Bratislava, dopo aver segnato lo 0-1, c'era la possibilità di dominare la partita, ma abbiamo subito il pareggio e la squadra lo ha accusato".
Leao è meglio averlo in campo che in panchina?
"Adesso sì. Io con Leao ho usato due strategia: una non ha avuto risultati, gli altri sì. Sono molto contento che Rafa abbia avuto questa reazione, ma voglio continuità. La squadra ha bisogno di questo Rafa".
Cosa deve fare il Milan rispetto alle altre gare per non avere problemi domani?
"In Italia bisogna avere due facce offensive: contro Juve e Slovan c'è una faccia, ne serve un'altra per affrontare Empoli e Atalanta".
Chi gioca in difesa?
"Ho una coppia più stabile delle altre, ma dobbiamo capire anche che ci sono tante partite e non possiamo giocare sempre con gli stessi. Gabbia si è infortunato, era difficile fargliene fare due di fila. So che sarebbe importante far giocare gli stessi giocatori in difesa, ma ci sono tante partite e ci sono anche degli infortuni. Voi non parlate molto di questo, ma noi non abbiamo infortuni eh... E il motivo è anche perché facciamo questo tipo di gestione".
I 9 punti di distacco vi preoccupano?
"Sì, ma sono positivo".
Gol dello Slovan simile al rosso di Reijnders con l'Udinese: stesso errore?
"Sembrano situazioni simili, ma sono cose totalmente diverse. Non c'è paragone. Con lo Slovan era un corner e c'erano tre calciatori preparati in fase difensiva, ma è stata una scelta individuale l'errore. Io posso dire le cose in campo, ma poi ci sono le scelte individuali".
Si può dominare un po' più compatti a centrocampo, lasciando spazio ai nostri giocatori più rapidi?
"Mi sta chiedendo è se non possiamo stare più indietro per avere più spazio per gli attaccanti? Nell'ultima partita abbiamo avuto due momenti. Siamo stati in più momenti in avanti, perché il Bratislava difendeva con 10 giocatori davanti l'area. Abbiamo però fatto due gol con spazio. L'ideale sarebbe avere i due momenti. Quando recuperiamo palla dobbiamo capire che abbiamo calciatori per uscire veloci. Ma quando non si può fare dobbiamo fare un attacco organizzato. I gol che facciamo sono più con spazio che con l'attacco posizionale o organizzato. I gol che facciamo normalmente sono molti di più col recupero palla e con spazio".
Hanno fatto rumore le immagini di Guardiola graffiato: è un problema un po' sottovalutato quella della pressione che gli allenatori sono costretti a subire?
"Non possiamo scappare da questa pressione quando siamo in club come il Milan o come il Manchester City. Non so cosa sia successo con Guardiola (e i graffi sul viso, ndr). Ma stare qui vuol dire avere pressioni in tutti i momenti, tutti i giorni. Non solo con la stampa e i tifosi, ma anche qui dentro e con i giocatori. Siamo una squadra che deve vincere sempre. Se non vogliamo avere questa pressione non possiamo stare qui, a questo livello. Non penso ci sia altro modo. È una pressione grande, grandissima. E si sente tutti i minuti, tutti i giorni. Io dico che il calcio è per persone forti. Se non siamo forti non possiamo stare nel calcio a questo livello".
Fofana riposerà?
"In hotel, a Milanello. Non posso prendermi il rischio di farlo riposare, perché domani è la partita più importante. Mi aspetto che Fofana faccia una partita intelligente. Se Fofana sbaglia, sbaglia, ma mi aspetto che gli altri non sbaglino".
Tante squadre davanti al Milan hanno cambiato allenatore come il Milan...
"Io sono sicuro che alla fine saremo davanti a qualcuna di queste squadre. Ma parliamone: abbiamo fatto la pre-stagione con tanti ragazzini. I giocatori più influenti della squadra sono arrivati solo otto giorni prima dell'inizio del campionato e non abbiamo mai avuto tempi per allenarli. Stiamo piano piano crescendo. Lavoriamo più con le immagini che con gli allenamenti, ora. Quando si cambia tanto, è più difficile. Il Napoli è un caso diverso, ma non mi sembra che le altre squadre davanti a noi abbiano avuta una pre-stagione come la nostra. Poi molte non giocano la Champions, possono fare più turnover durante la settimana. Del Napoli non c'è bisogno di parlare, perché hanno un nuovo allenatore e tutte le settimane per lavorare. Poi ci sono Inter e Atalanta con tanti anni di allenamento con lo stesso allenatore. Poi se vogliamo vedere solo il risultato sono il primo a dire che dobbiamo fare di più".
Siete tranquilli su Bennacer e sul suo stato fisico?
"Stiamo aspettando Bennacer nei prossimi tempi e recuperarlo per la seconda parte della stagione, può essere importante per noi. Siamo fiduciosi sul recupero di Bennacer".
Ormai tutte le partite sono da dentro o fuori...
"Posso dire che sono esperto ora in pressione. Da quando sono qui, è sempre da dentro o fuori. Domani stessa pressione di altre volte. Per i giocatori anche: tutti quelli che sono qui sanno che domani si deve solo vincere. Io non sono buono con me stesso, perché mi metto pressione. Non sono mai stato primo, è più difficile per chi sta dietro. La pressione di vincere è migliore. Si lavora tanto qui, ma dormo sempre molto bene. Mi piacerebbe dormire di più, ma ho un bambino di un anno... Però è una bella forma per non dormire bene".
Che squadra domani?
"Non posso dire niente, ma tanto in un'ora voi sapete la formazione. Non sono io che parlo. Magari domani ci sarà qualcosa di diverso".
Termina qui la conferenza.
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