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Simonelli presidente di Lega: "Allucinante quanto successo dopo il voto. Consiglio? Illegittimo"
"Il calcio deve tornare credibile". Parola di Ezio Maria Simonelli, nuovo presidente della Lega Serie A, intervistato da la Repubblica. La sua elezione, arrivata con 14 voti favorevoli alla seconda assemblea, è tuttora contestata da un gruppo minoritario di club che fanno riferimento al presidente della Lazio, Claudio Lotito. Ma arriva anche in un clima di nuova sintonia nei rapporti fra la stessa Lega e la Figc: "Mi piace la parola pacificatore - dice al quotidiano romano, tornando poi sulle contestazioni seguite alla sua elezione - il combattimento non è stato molto leale, si fanno gli onori al vincitore".
Nell'intervista Simonelli ha spiegato di essere stato pronto a un discorso conciliante anche nei confronti dell'opposizione, ma chiarisce "ascolterò le istanze di tutti, non di due o tre".
L'intervista affronta diversi temi, dagli stadi ai giovani, ma torna anche sul clima creatosi venerdì al termine dell'assemblea di lega che ha portato alla sua elezione ma non alla sua proclamazione immediata come da prassi: "allucinante", lo definisce Simonelli. Che continua: "È la prima volta che si elegge un presidente e non lo si chiama a ringraziare". Nessun dubbio sui prossimi passaggi, a partire dal consiglio convocato nei prossimi giorni dal presidente Casini che, seguendo una procedura in realtà non prevista dallo statuto di Lega, avrebbe dovuto giudicare sulla sua candidabilità anche alla luce di alcuni ruoli potenzialmente in conflitto di interessi: "È stato convocato illegittimamente, non ci sarà nessun giudizio. Se qualcuno pensa che abbia mentito mi denunci. Ho risolto tutte le incompatibilità, quelle vere e altre più forzate: è stato un sacrificio, anche economico, ma amo il calcio e mi sono impegnato".
Nell'intervista Simonelli ha spiegato di essere stato pronto a un discorso conciliante anche nei confronti dell'opposizione, ma chiarisce "ascolterò le istanze di tutti, non di due o tre".
L'intervista affronta diversi temi, dagli stadi ai giovani, ma torna anche sul clima creatosi venerdì al termine dell'assemblea di lega che ha portato alla sua elezione ma non alla sua proclamazione immediata come da prassi: "allucinante", lo definisce Simonelli. Che continua: "È la prima volta che si elegge un presidente e non lo si chiama a ringraziare". Nessun dubbio sui prossimi passaggi, a partire dal consiglio convocato nei prossimi giorni dal presidente Casini che, seguendo una procedura in realtà non prevista dallo statuto di Lega, avrebbe dovuto giudicare sulla sua candidabilità anche alla luce di alcuni ruoli potenzialmente in conflitto di interessi: "È stato convocato illegittimamente, non ci sarà nessun giudizio. Se qualcuno pensa che abbia mentito mi denunci. Ho risolto tutte le incompatibilità, quelle vere e altre più forzate: è stato un sacrificio, anche economico, ma amo il calcio e mi sono impegnato".
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