TUTTO mercato WEB
Milan, Terracciano: "Ho sofferto l'adattamento ma ho fatto un lavoro mentale per aiutarmi"
Filippo Terracciano, difensore del Milan, ha rilasciato un'intervista a DAZN dopo la vittoria conquistata contro il Verona:
Che partita è stata?
“Era importante entrare con l’atteggiamento giusto. Quando non si gioca con continuità è difficile farsi trovare con il giusto ritmo. Oggi la partita era una guerra come ci aspettavamo. Abbiamo fatto la partita che c’era da fare”.
Avevi compiti speciali su Suslov?
Anche quando ci allenavamo insieme era una guerra, siamo due giocatori con questo carattere combattiero ma c’è il massimo rispetto. Sono state botte tra amici".
Quanto l’hai visto dentro prima della parata di Montipò?
"Ha fatto una bella parata".
Hai sofferto l'adattamento al Milan?
"Devo dire che ho sofferto l’adattamento. Non solo perché era il Milan, una realtà fatta di grandi campioni. Era la prima volta che andavo a vivere da solo e andavo via di casa. Dopo qualche mese è arrivata la mia fidanzata che mi ha dato più stabilità. Poi ho fatto un lavoro mentale fatto con un professionista e questo mi ha aiutato molto. Sentivo che il gap tra me e i miei compagni era più mentale. Sono riuscito ad entrare in confidenza con i compagni ed è venuto tutto più facile. Quando sei libero con la testa vengono fuori le qualità che abbiamo. Sono sicuro che trovando continuità sarà più facile".
Che partita è stata?
“Era importante entrare con l’atteggiamento giusto. Quando non si gioca con continuità è difficile farsi trovare con il giusto ritmo. Oggi la partita era una guerra come ci aspettavamo. Abbiamo fatto la partita che c’era da fare”.
Avevi compiti speciali su Suslov?
Anche quando ci allenavamo insieme era una guerra, siamo due giocatori con questo carattere combattiero ma c’è il massimo rispetto. Sono state botte tra amici".
Quanto l’hai visto dentro prima della parata di Montipò?
"Ha fatto una bella parata".
Hai sofferto l'adattamento al Milan?
"Devo dire che ho sofferto l’adattamento. Non solo perché era il Milan, una realtà fatta di grandi campioni. Era la prima volta che andavo a vivere da solo e andavo via di casa. Dopo qualche mese è arrivata la mia fidanzata che mi ha dato più stabilità. Poi ho fatto un lavoro mentale fatto con un professionista e questo mi ha aiutato molto. Sentivo che il gap tra me e i miei compagni era più mentale. Sono riuscito ad entrare in confidenza con i compagni ed è venuto tutto più facile. Quando sei libero con la testa vengono fuori le qualità che abbiamo. Sono sicuro che trovando continuità sarà più facile".
Altre notizie
Ultime dai canali
juventusSesko, il Chelsea tenta l'assalto decisivo
championsleagueIl Bayern di Kompany fa paura: asfaltato il Lipsia 5-1! I bavaresi saranno una mina vagante anche in Champions League
juventusPer il Monza da decidere la posizione di Koopmeiners
milanFonseca tranquillizza tutti su Leao: "Non sembra essere grave. Mi aspetto di averlo contro la Roma"
milanGabbia non si nasconde: “C’è l’obbligo di cercare in tutti i modi di mettere a posto la classifica"
juventusArthur Melo, lo vogliono in tre
juventusEnrico Chiesa: ''Federico ora sta bene. Ci vuole pazienza''
milanZanetti e le perdite di tempo: "Ognuno tira acqua al suo mulino ma non ha senso fare polemica sulll'arbitro"
Primo piano