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Oddo: "Leao micidiale a Madrid. Critica a Fonseca? Il problema non sono i media, ma l'Italia"
L'ex terzino dei rossoneri Massimo Oddo, ai microfoni di MilanNews.it parla del successo raccolto dalla squadra di Fonseca al Santiago Bernabeu di Madrid:
Massimo Oddo, 15 anni dopo il Milan ha ripetuto l'exploit al Bernabeu:
"Per vincere al Bernabeu devi fare una grande partita, sotto il profilo difensivo e offensivo. Fonseca è stato bravo a virare su un 5-4-1, modulo più compatto difensivamente che permetteva di lasciare libertà a Leao. Un finto 5-3-2, diciamo, nel quale Rafa tornava molto meno ma quando si riconquistava palla poteva diventare micidiale. Nella testa del mister c'era un po' l'idea di lasciargli questa libertà in fase di non possesso e sfruttarlo nelle ripartenze e lo ha fatto alla grande. E bravissimo nel dare compattezza dietro, a coprire gli esterni viste le qualità proprio degli esterni del Real. Mosse tutte azzeccate".
Il tecnico come nel derby ha risposto nuovamente alle critiche dei media
"Il problema non sono i media, è tutta l'Italia che è così. Queste pressioni non danneggiano solo il Milan in generale ma tutte le squadre. Non puoi mettere un allenatore sulla graticola dopo poche partite. Se il Milan ha scelto Fonseca è per le sue qualità ma le cose, per quanto un allenatore possa essere quanto bravo, non è detto che vadano sempre bene. L'allenatore ha il diritto di conoscere la squadra, di capirla".
Come nel derby si è presentato a una sfida delicata cambiando assetto.
"A volte quando l'allenatore cambia qualcosa si dice che è in confusione, io dico invece che sono grandi allenatori. La mossa tattica di ieri l'ha fatta perché ha capito che doveva intervenire per far rendere al meglio la squadra e così è stato. Serve pazienza. E fiducia".
Massimo Oddo, 15 anni dopo il Milan ha ripetuto l'exploit al Bernabeu:
"Per vincere al Bernabeu devi fare una grande partita, sotto il profilo difensivo e offensivo. Fonseca è stato bravo a virare su un 5-4-1, modulo più compatto difensivamente che permetteva di lasciare libertà a Leao. Un finto 5-3-2, diciamo, nel quale Rafa tornava molto meno ma quando si riconquistava palla poteva diventare micidiale. Nella testa del mister c'era un po' l'idea di lasciargli questa libertà in fase di non possesso e sfruttarlo nelle ripartenze e lo ha fatto alla grande. E bravissimo nel dare compattezza dietro, a coprire gli esterni viste le qualità proprio degli esterni del Real. Mosse tutte azzeccate".
Il tecnico come nel derby ha risposto nuovamente alle critiche dei media
"Il problema non sono i media, è tutta l'Italia che è così. Queste pressioni non danneggiano solo il Milan in generale ma tutte le squadre. Non puoi mettere un allenatore sulla graticola dopo poche partite. Se il Milan ha scelto Fonseca è per le sue qualità ma le cose, per quanto un allenatore possa essere quanto bravo, non è detto che vadano sempre bene. L'allenatore ha il diritto di conoscere la squadra, di capirla".
Come nel derby si è presentato a una sfida delicata cambiando assetto.
"A volte quando l'allenatore cambia qualcosa si dice che è in confusione, io dico invece che sono grandi allenatori. La mossa tattica di ieri l'ha fatta perché ha capito che doveva intervenire per far rendere al meglio la squadra e così è stato. Serve pazienza. E fiducia".
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