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"Milan più adatto a sfidare il Real che il Monza". Ambrosini: "Non bisogna banalizzare"
"Non si capisce fuori dall'Italia quanto sia complicato in Italia: il Monza gioca uomo su uomo, il Cagliari uomo su uomo. Le squadre europee hanno difficoltà: è uno scenario che in altri campionati non c'è". Parole e pensieri di Paulo Fonseca, allenatore che al termine di Real Madrid-Milan 1-3 ha così spiegato le difficoltà che stanno trovando i rossoneri in campionato e perché, al contempo, la sua squadra è in grado di questi exploit.
Una analisi che ai microfoni di 'Radio Serie A' è stata commentata così da Massimo Ambrosini: "Il Milan per caratteristiche è più adatto a giocare partite del genere che gare sulla carta più semplici. Non bisogna banalizzare quando Fonseca dice che per il Milan è più facile sfidare il Real Madrid piuttosto che il Monza. Quando tu giochi in Italia, soprattutto in trasferta, vai a giocare su campi in cui hai pochi spazi e devi rimanere sempre concentrato, in partita, devi sfruttare la giocata e rimanere sempre sul pezzo. Continuare a lavorare anche in una partita sporca. In Europa invece le squadre non speculano contro di te, vogliono fare la partita assumendosi dei rischi. Questo fa sì che dal punto di vista degli spazi e delle possibilità di far male ce ne sono molti di più. E' chiaro che anche i rischi sono maggiori, hai più probabilità di subire gol, ma hai anche più spazi e il Milan ha giocatori che ribaltano il fronte, la capacità di far male agli avversari. Quando si parla di livello europeo ci si riferisce a giocatori che sanno cavarsela da soli, che sono in grado di far valere le loro qualità anche nell'uno contro uno".
Su Rafael Leao: "Ieri - prosegue Ambrosini - ha disputato una partita di livello. Il suo ultimo mese gli deve dare delle chiavi per capire come venirne fuori: ieri ha dato una risposta importante e ora a Cagliari ha un'altra importante opportunità. Quando sei il miglior giocatore puoi venirne fuori o in modo vittimistico o in modo orgoglioso".
E ancora sul portoghese: "Il discorso tecnico con Leao è abbastanza relativo, il Milan senza un giocatore come Leao difficilmente guadagna e quindi immagino che l'abbiamo tenuto fuori almeno al 70% per discorsi motivazionali. Per me Fonseca ha forzato un po' troppo nel tenerlo fuori, adesso basta".
Una analisi che ai microfoni di 'Radio Serie A' è stata commentata così da Massimo Ambrosini: "Il Milan per caratteristiche è più adatto a giocare partite del genere che gare sulla carta più semplici. Non bisogna banalizzare quando Fonseca dice che per il Milan è più facile sfidare il Real Madrid piuttosto che il Monza. Quando tu giochi in Italia, soprattutto in trasferta, vai a giocare su campi in cui hai pochi spazi e devi rimanere sempre concentrato, in partita, devi sfruttare la giocata e rimanere sempre sul pezzo. Continuare a lavorare anche in una partita sporca. In Europa invece le squadre non speculano contro di te, vogliono fare la partita assumendosi dei rischi. Questo fa sì che dal punto di vista degli spazi e delle possibilità di far male ce ne sono molti di più. E' chiaro che anche i rischi sono maggiori, hai più probabilità di subire gol, ma hai anche più spazi e il Milan ha giocatori che ribaltano il fronte, la capacità di far male agli avversari. Quando si parla di livello europeo ci si riferisce a giocatori che sanno cavarsela da soli, che sono in grado di far valere le loro qualità anche nell'uno contro uno".
Su Rafael Leao: "Ieri - prosegue Ambrosini - ha disputato una partita di livello. Il suo ultimo mese gli deve dare delle chiavi per capire come venirne fuori: ieri ha dato una risposta importante e ora a Cagliari ha un'altra importante opportunità. Quando sei il miglior giocatore puoi venirne fuori o in modo vittimistico o in modo orgoglioso".
E ancora sul portoghese: "Il discorso tecnico con Leao è abbastanza relativo, il Milan senza un giocatore come Leao difficilmente guadagna e quindi immagino che l'abbiamo tenuto fuori almeno al 70% per discorsi motivazionali. Per me Fonseca ha forzato un po' troppo nel tenerlo fuori, adesso basta".
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