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Milan, Calabria è in scadenza. Stallo per il rinnovo, non ha (ancora) altre offerte
Non c'è nessuna novità per il rinnovo di Davide Calabria. Il Milan non ha modificato la propria posizione nei confronti del capitano, perché l'intenzione non è quella di ritoccarne l'ingaggio, ma solamente eventualmente prolungare l'accordo già in essere. Il difensore ora guadagna 2 milioni di euro più bonus fino al 30 giugno del 2025, la proposta era quella di arrivare fino al 2027. Quindi in questo momento non c'è comunione di intenti, ma nemmeno offerte per Calabria che ha tempo fino all'estate per capire quale sarà il prossimo step della propria carriera. Non è detto che poi ci possano essere ulteriori colloqui fra gennaio e febbraio, ma l'acquisto di Emerson Royal va letto nell'idea di volere cambiare, a meno che Calabria non ridimensioni le proprie richieste.
Negli scorsi mesi Calabria aveva comunque aperto alla sua permanenza. "Firmare a vita con il Milan? Perché no, questa maglia sarà sempre parte di me, la gente sa chi sono, i bambini mi conoscono e rappresenterò sempre il Milan: continuare in questa famiglia sarebbe per me un grande onore".
"Per me il Milan è tutto, è stata la mia vita fino ad ora. Sono cresciuto in una famiglia milanista, andavo allo stadio con loro prima ancora di indossare questa maglietta. La mia prima volta a San Siro è stata una partita di Champions League, avevo sei anni. Era un Milan incredibile, una delle squadre migliori della storia del calcio. In camera avevo il poster di Kakà con la sua classica esultanza con le dita alzate verso il cielo. Avevo anche qualche maglia non originale, perché all'epoca potevo permettermi solo quelle, ma direi che con il tempo ho potuto recuperare".
Negli scorsi mesi Calabria aveva comunque aperto alla sua permanenza. "Firmare a vita con il Milan? Perché no, questa maglia sarà sempre parte di me, la gente sa chi sono, i bambini mi conoscono e rappresenterò sempre il Milan: continuare in questa famiglia sarebbe per me un grande onore".
"Per me il Milan è tutto, è stata la mia vita fino ad ora. Sono cresciuto in una famiglia milanista, andavo allo stadio con loro prima ancora di indossare questa maglietta. La mia prima volta a San Siro è stata una partita di Champions League, avevo sei anni. Era un Milan incredibile, una delle squadre migliori della storia del calcio. In camera avevo il poster di Kakà con la sua classica esultanza con le dita alzate verso il cielo. Avevo anche qualche maglia non originale, perché all'epoca potevo permettermi solo quelle, ma direi che con il tempo ho potuto recuperare".
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