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Maresca: "Ricordo pochi momenti semplici per gli arbitri. Uniformità obiettivo numero uno"
L'arbitro Fabio Maresca è intervenuto a margine del Premio Viareggio Sport ai microfoni dei media presenti, tra cui TMW: "È stata una bellissima sorpresa, è sempre un grande piacere sapere di essere considerato per un premio così prestigioso in un luogo importante e bello, rappresentativo della città. È stato un vero piacere".
Ha diretto anche due partite del Viareggio Calcio.
"Sì, la finale di Coppa Italia la ricordavo, è un momento importante per la carriera di un giovane arbitro, ma ricordavo anche quella del playout. Ero molto più giovane, sono dei bei ricordi... Nella carriera di uno sportivo quando si è così giovani si spera di arrivare un po' più avanti, quando si è così avanti si vorrebbe tornare giovani. È un po' il destino degli sportivi. Sono felice di aver rivissuto certe cose qui oggi".
Che stagione è questa per gli arbitri?
"Ho il piacere di essere alla mia 12esima stagione alla CAN e di momenti semplici ne ricordo ben pochi, poi ci sono fasi più o meno complicate, dal punto di vista del percepito del mondo calcio, della stampa e dei giornali. Non dobbiamo dimenticare che noi arbitri ci stiamo confrontando con delle innovazioni tecnologiche da qualche anno molto importanti, per cui credo che qualche piccolo problema, anche a livello interpretativo e di comunicazione con l'esterno sia da mettere in conto. Facciamo il massimo per raggiungere il più possibile uniformità, per essere solidi e speriamo che tutti si fidino sempre degli arbitri italiani".
L'uniformità al VAR è uno degli obiettivi?
"L'uniformità in generale tecnica, sia per quanto riguarda l'arbitro sul terreno di gioco che quelli al VAR, è l'obiettivo numero uno di un gruppo arbitrale. Lo abbiamo ripetuto spesso, non sono frasi fatte, studiamo, guardiamo tutto di noi stessi e degli altri per provare a dare sempre la stessa risposta davanti a situazioni simili. La natura di questo gioco però ci pone sempre di fronte a episodi che sembrano uguali, ma non sono mai gli stessi. Il fattore umano e interpretativo è preponderante quando all'esterno sembrano interpretazioni difformi. L'obiettivo è essere uniformi e leggibili, siamo innamorati di questo sport e vogliamo garantire il miglior servizio possibile".
Ha diretto anche due partite del Viareggio Calcio.
"Sì, la finale di Coppa Italia la ricordavo, è un momento importante per la carriera di un giovane arbitro, ma ricordavo anche quella del playout. Ero molto più giovane, sono dei bei ricordi... Nella carriera di uno sportivo quando si è così giovani si spera di arrivare un po' più avanti, quando si è così avanti si vorrebbe tornare giovani. È un po' il destino degli sportivi. Sono felice di aver rivissuto certe cose qui oggi".
Che stagione è questa per gli arbitri?
"Ho il piacere di essere alla mia 12esima stagione alla CAN e di momenti semplici ne ricordo ben pochi, poi ci sono fasi più o meno complicate, dal punto di vista del percepito del mondo calcio, della stampa e dei giornali. Non dobbiamo dimenticare che noi arbitri ci stiamo confrontando con delle innovazioni tecnologiche da qualche anno molto importanti, per cui credo che qualche piccolo problema, anche a livello interpretativo e di comunicazione con l'esterno sia da mettere in conto. Facciamo il massimo per raggiungere il più possibile uniformità, per essere solidi e speriamo che tutti si fidino sempre degli arbitri italiani".
L'uniformità al VAR è uno degli obiettivi?
"L'uniformità in generale tecnica, sia per quanto riguarda l'arbitro sul terreno di gioco che quelli al VAR, è l'obiettivo numero uno di un gruppo arbitrale. Lo abbiamo ripetuto spesso, non sono frasi fatte, studiamo, guardiamo tutto di noi stessi e degli altri per provare a dare sempre la stessa risposta davanti a situazioni simili. La natura di questo gioco però ci pone sempre di fronte a episodi che sembrano uguali, ma non sono mai gli stessi. Il fattore umano e interpretativo è preponderante quando all'esterno sembrano interpretazioni difformi. L'obiettivo è essere uniformi e leggibili, siamo innamorati di questo sport e vogliamo garantire il miglior servizio possibile".
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