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Terza vittoria consecutiva in Champions League per il Milan: battuto 3-2 lo Slovan Bratislava
Il Milan vince 3-2 sul campo dello Slovan Bratislava nel match valevole per la 5^ giornata della Fase campionato di Champions League.
Una ripartenza tira l'altra - Serata gelida a Bratislava ma clima molto caldo sugli spalti di un Tehelne Pole tutto esaurito. Già dalle prime battute del match il copione è chiaro e vede il Milan in costante riaggressione offensiva, con la volontà di tenere lo Slovan asserragliato nella sua area di rigore. Chukwueze e Theo Hernandez inaugurano il round dei tentativi, ma la prima azione da gol è degli slovacchi in ripartenza: Strelec al quarto d'ora salta anche Maignan ma è provvidenziale Pavlovic a fermare la palla prima della linea in scivolata. Chi di transizione per poco non perisce, di transizione ferisce: Abraham rompe le linee difensive dello Slovan e lancia Pulisic, che con un tiro morbido ma angolato fa 0-1. In tre minuti però ecco il pari slovacco: clamoroso buco nella difesa di Fonseca, ne approfitta Barseghyan che fa 1-1 partendo prima di centrocampo e superando Maignan con un tocco morbido ma letale. Il Milan accusa il gol subito e cala di frequenza e intensità offensiva per diversi minuti. Salvo un paio di guizzi, con Reijnders che però manca di precisione nel concludere, succede poco fino all'intervallo. E le squadre rientrano negli spogliatoi sul punteggio di 1-1 a fine primo tempo. Nel quale si è visto un buon Milan solo a metà.
Leao e Abraham fanno vincere il Diavolo - Al rientro in campo dagli spogliatoi c'è subito un cambio importante: Fonseca scongela Leao dalla panchina e lo inserisce al posto di un Okafor ben poco incisivo per tutta la prima frazione. A differenza di quanto avvenuto a inizio match, il Milan non riparte subito a mille né nel pressing né nell'intensità delle iniziative offensive. Il secondo tempo scorre via a metà senza che succeda davvero nulla di significativo nelle due aree. E quando i giochi rischiano di incanalarsi in uno stagno, ecco i guizzi decisivi per cambiare le sorti. Prima, al 68', il break di Fofana che libera Leao a tu per tu con Takac, superato grazie a un tocco morbido. Tre giri d'orologio più tardi arriva anche il terzo gol del Milan e lo segna Abraham, lanciato verso la porta da un folle retropassaggio sbagliato da Strelec che diventa l'assist per l'1-3. Il letale uno-due infilato dal Diavolo manda alle corde gli slovacchi, che a lungo danno l'idea di aver alzato bandiera bianca con una ventina di minuti d'anticipo. E invece il finale del match si infiamma: all'88' lo Slovan accorcia sul 2-3 con il gran mancino all'incrocio del subentrato Marcelli, poco dopo però l'arbitro espelle un altro giocatore alzatosi dalla panchina, Tolic, e raffredda così gli animi slovacchi. Il Milan tiene e si porta a casa la partita e la terza vittoria consecutiva in Champions League.
Rivivi Slovan Bratislava - Milan con TMW
Una ripartenza tira l'altra - Serata gelida a Bratislava ma clima molto caldo sugli spalti di un Tehelne Pole tutto esaurito. Già dalle prime battute del match il copione è chiaro e vede il Milan in costante riaggressione offensiva, con la volontà di tenere lo Slovan asserragliato nella sua area di rigore. Chukwueze e Theo Hernandez inaugurano il round dei tentativi, ma la prima azione da gol è degli slovacchi in ripartenza: Strelec al quarto d'ora salta anche Maignan ma è provvidenziale Pavlovic a fermare la palla prima della linea in scivolata. Chi di transizione per poco non perisce, di transizione ferisce: Abraham rompe le linee difensive dello Slovan e lancia Pulisic, che con un tiro morbido ma angolato fa 0-1. In tre minuti però ecco il pari slovacco: clamoroso buco nella difesa di Fonseca, ne approfitta Barseghyan che fa 1-1 partendo prima di centrocampo e superando Maignan con un tocco morbido ma letale. Il Milan accusa il gol subito e cala di frequenza e intensità offensiva per diversi minuti. Salvo un paio di guizzi, con Reijnders che però manca di precisione nel concludere, succede poco fino all'intervallo. E le squadre rientrano negli spogliatoi sul punteggio di 1-1 a fine primo tempo. Nel quale si è visto un buon Milan solo a metà.
Leao e Abraham fanno vincere il Diavolo - Al rientro in campo dagli spogliatoi c'è subito un cambio importante: Fonseca scongela Leao dalla panchina e lo inserisce al posto di un Okafor ben poco incisivo per tutta la prima frazione. A differenza di quanto avvenuto a inizio match, il Milan non riparte subito a mille né nel pressing né nell'intensità delle iniziative offensive. Il secondo tempo scorre via a metà senza che succeda davvero nulla di significativo nelle due aree. E quando i giochi rischiano di incanalarsi in uno stagno, ecco i guizzi decisivi per cambiare le sorti. Prima, al 68', il break di Fofana che libera Leao a tu per tu con Takac, superato grazie a un tocco morbido. Tre giri d'orologio più tardi arriva anche il terzo gol del Milan e lo segna Abraham, lanciato verso la porta da un folle retropassaggio sbagliato da Strelec che diventa l'assist per l'1-3. Il letale uno-due infilato dal Diavolo manda alle corde gli slovacchi, che a lungo danno l'idea di aver alzato bandiera bianca con una ventina di minuti d'anticipo. E invece il finale del match si infiamma: all'88' lo Slovan accorcia sul 2-3 con il gran mancino all'incrocio del subentrato Marcelli, poco dopo però l'arbitro espelle un altro giocatore alzatosi dalla panchina, Tolic, e raffredda così gli animi slovacchi. Il Milan tiene e si porta a casa la partita e la terza vittoria consecutiva in Champions League.
Rivivi Slovan Bratislava - Milan con TMW
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