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Leao: "Al Milan sto bene. Non mi piace la panchina ma con Fonseca è tutto risolto"
In conferenza stampa dal Portogallo, Rafael Leao ha risposto anche a diverse domande sul suo momento con la maglia del Milan. Questo il pensiero del 10 rossonero:
Costacurta, leggenda del Milan, ha criticato di recente il suo apporto parlando di scarsa intensità. Come considera queste critiche?
"Chiaramente non sono d'accordo. Sto facendo grandi stagioni al Milan. La stagione è appena iniziata. Ovviamente non sono il giocatore perfetto, ci sono momenti in cui posso fare molto meglio anche perché sono molto autocritico. Queste critiche non mi scuotono comunque. Ho persone nel Milan e in Nazionale che mi aiutano a crescere. Da un lato anzi, queste critiche mi aiutano, mi motivano a crescere in campo ancora di più".
Come valuta la stagione fino a qui?
"Penso sempre avanti. Sono contento di quello che ho fatto nelle ultime 2 partite. Non penso alle gare precedenti, penso a quella successiva e ora a quelle qui in Nazionale. Nel complesso sta andando bene, certo potrebbe andare molto meglio perché voglio fare grandi cose con il Milan e con la Nazionale".
Un suo pensiero sul tecnico del Milan Paulo Fonseca e sulle difficoltà incontrate con lui?
"Sono cose che succedono. Non ho nulla contro l'allenatore. È una questione risolta. Non mi piace stare in panchina, mi piace sempre aiutare la squadra. Le decisioni le deve prendere l'allenatore. Sia in Nazionale che al Milan, io cerco di dare sempre il massimo per aiutare la mia squadra".
La Nazionale può essere una via di fuga?
"A prescindere se gioco bene o male, stare al Milan mi piace molto. Cerco di dare il massimo. Non credo che la Nazionale sia una via di fuga. Sento molta fiducia da entrambe le parti. Quando le cose non vanno bene ci sta che la gente critichi. Sono al Milan da cinque anni e mi sono abituato a quella pressione".
Costacurta, leggenda del Milan, ha criticato di recente il suo apporto parlando di scarsa intensità. Come considera queste critiche?
"Chiaramente non sono d'accordo. Sto facendo grandi stagioni al Milan. La stagione è appena iniziata. Ovviamente non sono il giocatore perfetto, ci sono momenti in cui posso fare molto meglio anche perché sono molto autocritico. Queste critiche non mi scuotono comunque. Ho persone nel Milan e in Nazionale che mi aiutano a crescere. Da un lato anzi, queste critiche mi aiutano, mi motivano a crescere in campo ancora di più".
Come valuta la stagione fino a qui?
"Penso sempre avanti. Sono contento di quello che ho fatto nelle ultime 2 partite. Non penso alle gare precedenti, penso a quella successiva e ora a quelle qui in Nazionale. Nel complesso sta andando bene, certo potrebbe andare molto meglio perché voglio fare grandi cose con il Milan e con la Nazionale".
Un suo pensiero sul tecnico del Milan Paulo Fonseca e sulle difficoltà incontrate con lui?
"Sono cose che succedono. Non ho nulla contro l'allenatore. È una questione risolta. Non mi piace stare in panchina, mi piace sempre aiutare la squadra. Le decisioni le deve prendere l'allenatore. Sia in Nazionale che al Milan, io cerco di dare sempre il massimo per aiutare la mia squadra".
La Nazionale può essere una via di fuga?
"A prescindere se gioco bene o male, stare al Milan mi piace molto. Cerco di dare il massimo. Non credo che la Nazionale sia una via di fuga. Sento molta fiducia da entrambe le parti. Quando le cose non vanno bene ci sta che la gente critichi. Sono al Milan da cinque anni e mi sono abituato a quella pressione".
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