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…con Mauro Meluso
“La Roma? Stanno facendo errori su errori. Ho sentito l’intervista di Ghisolfi che parlava in francese, siamo in Italia: o si parla italiano o la lingua internazionale che è l’inglese. Non esiste fare un’intervista in francese con il traduttore. E non si può fare un triennale a De Rossi per poi mandarlo via dopo poche partite. Servirebbe un po’ di managerialità italiana”. Così a TuttoMercatoWeb.com l’ex direttore sportivo del Napoli, Mauro Meluso.
Ranieri è l’uomo giusto?
“Ci vuole una persona di grande spessore umano, tecnico e di personalità. Ranieri incarna tutte queste caratteristiche. Però i traghettatori in queste piazze rischiano di non rivelarsi scelte esatte. Investirei Ranieri di un ruolo più importante rispetto a quello di traghettatore”.
Scudetto: su chi punta?
“Inter e Napoli su tutte. Ma sei-sette squadre si giocheranno lo Scudetto fino alla fine. Lassù Lazio e Fiorentina sono delle sorprese. Il campionato è più avvincente. Anche se sono andato a vedere Roma-Torino e mi sono annoiato. Vuol dire che c’è da rivedere qualcosa a tutti i livelli perché rischiamo di far disamorare la gente”.
Brilla Ismajli ad Empoli ed è un uomo mercato. Lei lo portò in Italia, allo Spezia.
“La crescita di questo ragazzo è stata una sorpresa. Quando lo prendemmo allo Spezia fu pagato pochi euro. Lo vidi in una partita di grande furore agonistico. Giocava nell’Hajduk Spalato, mi colpì molto il suo temperamento. Con Italiano è cresciuto tanto”.
Serie B: Spezia, Pisa e Sassuolo vanno a gonfie vele.
“Le squadre che sono al comando giocano un ottimo calcio e stanno lassù meritatamente. Il Sassuolo ha calciatori che giocherebbero in A in qualunque squadra. Lo Spezia ha dato continuità all’allenatore e ha fatto un ottimo lavoro sul mercato mostrando un pragmatismo importante e si candida per la vittoria del campionato. Il Pisa ha una proprietà che ha a cuore le sorti della squadra e sta investendo tanto”.
Palermo e Sampdoria deludono. La Cremonese è in confusione ha cambiato ancora allenatore riprendendo Stroppa.
“Non si può ancora parlare di flop. Soprattutto nel caso di Palermo e Sampdoria anche se gli ultimi risultati non sono stati brillanti. La Cremonese merita un discorso a parte: questi continui cambi di allenatore segnalano che il problema non è lì ma forse altrove, non si può prendere un allenatore come Corini ed esonerarlo dopo poche partite. Però ci sono dirigenti capaci che sapranno cosa fare per il bene della Cremonese”.
Direttore lei pronto a tornare in pista?
“Spero di rientrare avendo la possibilità di lavorare come sono abituato a fare con un progetto a medio lungo termine cercando di far crescere il club che mi chiamerà”.
Ranieri è l’uomo giusto?
“Ci vuole una persona di grande spessore umano, tecnico e di personalità. Ranieri incarna tutte queste caratteristiche. Però i traghettatori in queste piazze rischiano di non rivelarsi scelte esatte. Investirei Ranieri di un ruolo più importante rispetto a quello di traghettatore”.
Scudetto: su chi punta?
“Inter e Napoli su tutte. Ma sei-sette squadre si giocheranno lo Scudetto fino alla fine. Lassù Lazio e Fiorentina sono delle sorprese. Il campionato è più avvincente. Anche se sono andato a vedere Roma-Torino e mi sono annoiato. Vuol dire che c’è da rivedere qualcosa a tutti i livelli perché rischiamo di far disamorare la gente”.
Brilla Ismajli ad Empoli ed è un uomo mercato. Lei lo portò in Italia, allo Spezia.
“La crescita di questo ragazzo è stata una sorpresa. Quando lo prendemmo allo Spezia fu pagato pochi euro. Lo vidi in una partita di grande furore agonistico. Giocava nell’Hajduk Spalato, mi colpì molto il suo temperamento. Con Italiano è cresciuto tanto”.
Serie B: Spezia, Pisa e Sassuolo vanno a gonfie vele.
“Le squadre che sono al comando giocano un ottimo calcio e stanno lassù meritatamente. Il Sassuolo ha calciatori che giocherebbero in A in qualunque squadra. Lo Spezia ha dato continuità all’allenatore e ha fatto un ottimo lavoro sul mercato mostrando un pragmatismo importante e si candida per la vittoria del campionato. Il Pisa ha una proprietà che ha a cuore le sorti della squadra e sta investendo tanto”.
Palermo e Sampdoria deludono. La Cremonese è in confusione ha cambiato ancora allenatore riprendendo Stroppa.
“Non si può ancora parlare di flop. Soprattutto nel caso di Palermo e Sampdoria anche se gli ultimi risultati non sono stati brillanti. La Cremonese merita un discorso a parte: questi continui cambi di allenatore segnalano che il problema non è lì ma forse altrove, non si può prendere un allenatore come Corini ed esonerarlo dopo poche partite. Però ci sono dirigenti capaci che sapranno cosa fare per il bene della Cremonese”.
Direttore lei pronto a tornare in pista?
“Spero di rientrare avendo la possibilità di lavorare come sono abituato a fare con un progetto a medio lungo termine cercando di far crescere il club che mi chiamerà”.
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