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La risposta a Conte e quella a Scaroni. Marotta parla a margine del 'Premio Liedholm'
Nella giornata di martedì 12 novembre Beppe Marotta, presidente dell'Inter, ha ricevuto il 'Premio Niels Liedholm' a Cuccaro Monferrato e per l'occasione ha parlato ai media presenti, toccando vari temi e non perdendo occasione per lanciare anche una stoccata a distanza al suo alter ego in rossonero Scaroni, che il giorno prima aveva detto di essere "il presidente dell'unica vera squadra di Milano".
Ecco dunque arrivare la risposta di Marotta: "Dipende da che punto di vista... Se lui rappresenta l'unica squadra di Milano, noi forse rappresentiamo qualcosa di ancora superiore. Non voglio far polemiche, Paolo è un amico e ognuno cerca di portare avanti il proprio club definendolo il migliore. Mi auspico che il Milan possa raggiungere quanto prima la seconda stella".
C'è stato spazio anche per un'analisi sullo stato di forma dell'Inter: "Le nostre performance in Champions mi sembrano di tutto rispetto. In campionato siamo ad un punto dalla vetta. Anche lo scorso anno noi eravamo cacciatori e la Juventus era la lepre, ora c'è il Napoli davanti. Quello che cambia rispetto allo scorso anno è che c'è un gruppetto di squadre che meritatamente occupano le posizioni di vertice. E' tutto ancora molto lungo, ci sono tante partite e e tanti punti e quindi per ora è fondamentale restare attaccati alla vetta. Poi gennaio e febbraio saranno i mesi determinanti".
E Marotta ha pure risposto alle polemiche sollevate da Conte: "Credo che con la tecnologia si migliori la situazione, gli errori diminuiscono. Se mi devo riferire a quanto successo domenica e all'invocazione di Conte, persona intelligente e grande comunicatore che certamente avrà il suo obiettivo quando parla, devo dire che l'arbitro era ben vicino all'azione, quindi sicuramente il contatto fisico c'è stato, il piede è stato spostato e quindi secondo me era rigore. Se poi si deve dibattere su un utilizzo migliore del VAR in termini di protocollo questo fa parte di un dibattito costruttivo che deve essere fatto all'interno del sistema calcistico".
Ecco dunque arrivare la risposta di Marotta: "Dipende da che punto di vista... Se lui rappresenta l'unica squadra di Milano, noi forse rappresentiamo qualcosa di ancora superiore. Non voglio far polemiche, Paolo è un amico e ognuno cerca di portare avanti il proprio club definendolo il migliore. Mi auspico che il Milan possa raggiungere quanto prima la seconda stella".
C'è stato spazio anche per un'analisi sullo stato di forma dell'Inter: "Le nostre performance in Champions mi sembrano di tutto rispetto. In campionato siamo ad un punto dalla vetta. Anche lo scorso anno noi eravamo cacciatori e la Juventus era la lepre, ora c'è il Napoli davanti. Quello che cambia rispetto allo scorso anno è che c'è un gruppetto di squadre che meritatamente occupano le posizioni di vertice. E' tutto ancora molto lungo, ci sono tante partite e e tanti punti e quindi per ora è fondamentale restare attaccati alla vetta. Poi gennaio e febbraio saranno i mesi determinanti".
E Marotta ha pure risposto alle polemiche sollevate da Conte: "Credo che con la tecnologia si migliori la situazione, gli errori diminuiscono. Se mi devo riferire a quanto successo domenica e all'invocazione di Conte, persona intelligente e grande comunicatore che certamente avrà il suo obiettivo quando parla, devo dire che l'arbitro era ben vicino all'azione, quindi sicuramente il contatto fisico c'è stato, il piede è stato spostato e quindi secondo me era rigore. Se poi si deve dibattere su un utilizzo migliore del VAR in termini di protocollo questo fa parte di un dibattito costruttivo che deve essere fatto all'interno del sistema calcistico".
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