Perché il Milan non ha preso Conte? Aveva un budget da 3,5 milioni (causa Pioli)

Il Milan aveva fatto un pensiero deciso ad Antonio Conte, ma poi non ha potuto metterlo in pratica. Perché quando un'idea nasce, bisogna pensare anche alla sua realizzazione, sennò rimane lì, in sospeso. Bella e sensuale, ma non fattibile. Per Conte, che ieri sera ha battuto Fonseca grazie a un'organizzazione difensiva ottima - e qualche brivido, ma a San Siro non puoi pensare di spadroneggiare - il Napoli ha messo sul piatto 6,5 milioni di euro con un bonus in caso di Champions che da 3. Di fatto la cifra che lo rende l'allenatore più pagato d'Italia se dovesse centrare, come è molto probabile del resto, un piazzamento nei primi quattro posti.

Il Milan invece aveva cercato Lopetegui. Con forza, determinazione, salvo poi fare un sondaggio vox populi per capire l'opinione dei tifosi rossoneri. Il #NOpetegui era un partito di chi voleva Conte (e solo Conte), non sapendo che però il Milan aveva oltre 6 milioni di ingaggio come budget per due allenatori, cioè Pioli e il prossimo, che poi si è rivelato Fonseca. Ora che Pioli è andato all'Al Nassr il problema si ripropone, perché quella rimane la scelta di Redbird che non ha intenzione di tornare in rosso dopo due anni di utile.

Fonseca sembra avere qualche estimatore in più, ma alla fine sono i risultati a contare. La sconfitta contro il Napoli lo porta a -11 dalla vetta. Forse deve anche ringraziare la situazione venutasi a creare a Bologna: per un bel periodo avrà una partita in meno in classifica. Certo, continuare su questa china ha una sola conclusione.