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Zangrillo: "Balotelli il 9 italiano potenzialmente più forte degli ultimi 20 anni. Al Genoa potrebbe tornare grande"
"Trovo ignobile e inaccettabile che Gilardino venga messo in discussione. Io sono dell’idea di sostenerlo sempre, fino a quando dimostrerà di avere la squadra dalla sua parte e di sapersi adattare alle necessità". Sono parole chiare, decise, quelle di Alberto Zangrillo a La Gazzetta dello Sport. Il presidente del Genoa si è soffermato appunto sulla posizione del tecnico rossoblù dopo l'inizio difficile della squadra. Un inizio che ad ogni modo Zangrillo si aspettava: "Perché nel calcio tutto può succedere e guardando il calendario l’avevo messo in conto. Ma non dimentico che l’anno scorso vivemmo un momento inaspettatamente felice e penso che si possa riprodurre anche in questa stagione. Gli infortuni ci hanno condizionato".
"Una delle regole non scritte del mondo del calcio è 'non mettere pressione', la mia intervista di oggi alla Gazzetta ha questa finalità", ha inoltre aggiunto Alberto Zangrillo ai microfoni di Radio Sportiva. La partita di sabato (contro il Bologna, ndr) dobbiamo interpretarla come importante, ma non decisiva. Gilardino? Nella vita ho imparato a essere umile e a conoscere il mio perimetro, nel mio ruolo di presidente ho detto quello che penso e in maniera chiara, poi le decisioni le prende lo staff tecnico. Ho ritenuto giusto richiamare tutti al ricordo di quanto fatto, gli allenatori subiscono scelte figlie del momento, sfido chiunque a rimanere competitivo in Serie A con tanti infortuni come quelli del Genoa in questo momento".
Poi ha aggiunto su Balotelli: "Non condivido chi ritiene che il suo arrivo possa scontentare chi è già in rosa. Credo che Super Mario potenzialmente sia stato il più grande numero 9 italiano degli ultimi vent'anni. Sono convinto che Balotelli a Marassi possa ritornare il grande giocatore che è stato, è una sfida che mi toglie il sonno da qualche giorno. Se potessi con Mario non mollerei mai, a me piace un calcio romantico, di sogni, dove cogli quel fiore che non aspettavi".
"Una delle regole non scritte del mondo del calcio è 'non mettere pressione', la mia intervista di oggi alla Gazzetta ha questa finalità", ha inoltre aggiunto Alberto Zangrillo ai microfoni di Radio Sportiva. La partita di sabato (contro il Bologna, ndr) dobbiamo interpretarla come importante, ma non decisiva. Gilardino? Nella vita ho imparato a essere umile e a conoscere il mio perimetro, nel mio ruolo di presidente ho detto quello che penso e in maniera chiara, poi le decisioni le prende lo staff tecnico. Ho ritenuto giusto richiamare tutti al ricordo di quanto fatto, gli allenatori subiscono scelte figlie del momento, sfido chiunque a rimanere competitivo in Serie A con tanti infortuni come quelli del Genoa in questo momento".
Poi ha aggiunto su Balotelli: "Non condivido chi ritiene che il suo arrivo possa scontentare chi è già in rosa. Credo che Super Mario potenzialmente sia stato il più grande numero 9 italiano degli ultimi vent'anni. Sono convinto che Balotelli a Marassi possa ritornare il grande giocatore che è stato, è una sfida che mi toglie il sonno da qualche giorno. Se potessi con Mario non mollerei mai, a me piace un calcio romantico, di sogni, dove cogli quel fiore che non aspettavi".
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