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Kakà: "A Morata ho detto di prendere la 22. Tornare nel calcio? Mi piacerebbe in futuro"
Ad assistere alla sfida tra Milan e Liverpool ci sarà anche Ricardo Kakà, che ha ricordi agrodolci delle sfide passate con i Reds: "Tutte le volte che sono qua è un'emozione pazzesca. Sentire l'affetto dei tifosi milanisti è speciale. Sapere che i tifosi usano ancora il 22 in mio onore è un piacere".
C'è oggi un nuovo Kakà?
"A me non piacciono i paragoni ma penso di sì, il Milan ha tanti giocatori che possono fare la differenza ma serve una squadra forte, solo così torneranno le vittorie".
Cosa pensi di Morata?
"È stato mio compagno a Madrid, era giovanissimo. Prima di venire al Milan ha parlato con me, gli ho detto di prendere la 22, poi ha scelto la 7. Sono molto contento, è una bravissima persona e gli auguro il meglio".
Farai il dirigente?
"In questo momento mi piace fare altre cose: sto vicino alla famiglia, faccio il papà. Un giorno mi piacerebbe tornare nel calcio, ma non adesso".
Ti spiace essere andato al Real Madrid?
"È stata un'esperienza bellissima, ma nel bene e nel male a Madrid è tutto ingigantito. Non è andata come volevo ma come esperienza non mi è dispiaciuta".
Che ricordo hai di Milan-Liverpool?
"Partita speciale per me e il Milan: ricordiamo quel che è successo a Istanbul nel 2005 e poi la rivincita ad Atene. E la vittoria del Pallone d'Oro. Il 2007 è stato bellissimo, il Milan fa parte della mia vita e della mia carriera, spero che possa cominciare questa Champions con un successo".
C'è oggi un nuovo Kakà?
"A me non piacciono i paragoni ma penso di sì, il Milan ha tanti giocatori che possono fare la differenza ma serve una squadra forte, solo così torneranno le vittorie".
Cosa pensi di Morata?
"È stato mio compagno a Madrid, era giovanissimo. Prima di venire al Milan ha parlato con me, gli ho detto di prendere la 22, poi ha scelto la 7. Sono molto contento, è una bravissima persona e gli auguro il meglio".
Farai il dirigente?
"In questo momento mi piace fare altre cose: sto vicino alla famiglia, faccio il papà. Un giorno mi piacerebbe tornare nel calcio, ma non adesso".
Ti spiace essere andato al Real Madrid?
"È stata un'esperienza bellissima, ma nel bene e nel male a Madrid è tutto ingigantito. Non è andata come volevo ma come esperienza non mi è dispiaciuta".
Che ricordo hai di Milan-Liverpool?
"Partita speciale per me e il Milan: ricordiamo quel che è successo a Istanbul nel 2005 e poi la rivincita ad Atene. E la vittoria del Pallone d'Oro. Il 2007 è stato bellissimo, il Milan fa parte della mia vita e della mia carriera, spero che possa cominciare questa Champions con un successo".
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