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Lecce, Sticchi Damiani: "Col Milan decisioni arbitrali errate. Gotti non si tocca"
Il Lecce si lecca ancora le ferite dopo la sconfitta per 3-0 sul campo del Milan di venerdì sera, quando in pochi minuti a fine primo tempo la squadra giallorossa ha incassato tutte le reti del suo match.
Nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport trovano spazio alcune dichiarazioni di Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce: "Gotti non si tocca, è il nostro tecnico e lo sarà anche in futuro. Abbiamo massima fiducia e stima in lui. Tutto sommato, alla nostra classifica mancano solo i due punti contro il Parma. Abbiamo perso con Milan e Inter a San Siro e contro l'Atalanta, che ha vinto l'Europa League. Nervi saldi e avanti così", dice il numero uno del club salentino.
Prosegue e conclude Sticchi Damiani: "Non prendiamo decisioni affrettate, sull'emotività di una sconfitta: non è nel nostro stile e nel nostro modo di pensare. Crediamo nei progetti di lungo periodo e questa squadra ha delle qualità che il tecnico ha già tirato fuori e continuerà a farlo in futuro. I nuovi devono inserirsi, hanno bisogno di tempo. Certo, bisogna capire perché a un certo punto si spenga la luce alla squadra. E su questo rifletteremo tutti insieme. C'è da dire però che la prova a Milano è stata influenzata da decisioni arbitrali errate. Il primo gol nasce da un fallo inesistente fischiato a Dorgu, sul secondo c'è un altro fallo non dato a Dorgu che è rimasto a terra e poi non è potuto rientrare a destra".
Nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport trovano spazio alcune dichiarazioni di Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce: "Gotti non si tocca, è il nostro tecnico e lo sarà anche in futuro. Abbiamo massima fiducia e stima in lui. Tutto sommato, alla nostra classifica mancano solo i due punti contro il Parma. Abbiamo perso con Milan e Inter a San Siro e contro l'Atalanta, che ha vinto l'Europa League. Nervi saldi e avanti così", dice il numero uno del club salentino.
Prosegue e conclude Sticchi Damiani: "Non prendiamo decisioni affrettate, sull'emotività di una sconfitta: non è nel nostro stile e nel nostro modo di pensare. Crediamo nei progetti di lungo periodo e questa squadra ha delle qualità che il tecnico ha già tirato fuori e continuerà a farlo in futuro. I nuovi devono inserirsi, hanno bisogno di tempo. Certo, bisogna capire perché a un certo punto si spenga la luce alla squadra. E su questo rifletteremo tutti insieme. C'è da dire però che la prova a Milano è stata influenzata da decisioni arbitrali errate. Il primo gol nasce da un fallo inesistente fischiato a Dorgu, sul secondo c'è un altro fallo non dato a Dorgu che è rimasto a terra e poi non è potuto rientrare a destra".
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