Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / News
Sacchi consiglia il Milan: "Fare calcio in Italia è difficile per un italiano, figuriamoci per uno straniero"TUTTO mercato WEB
martedì 7 maggio 2024, 11:20News
di Francesco Finulli
per Milannews.it

Sacchi consiglia il Milan: "Fare calcio in Italia è difficile per un italiano, figuriamoci per uno straniero"

Momento molto particolare per il Milan. I rossoneri hanno virtualmente chiuso la propria stagione con l'eliminazione dall'Europa League, circa tre settimane fa. E i risultati e le prestazioni in campo lo dimostrano: i rossoneri non vincono da inizio mese scorso e sono lontani anni luce dalla versione del mese di marzo. In tutto questo si fanno mille nomi per il posto di nuovo allenatore e altri mille per l'attaccante. Della situazione in casa rossonera, questa mattina ha parlato Arrigo Sacchi, ex storico tecnico del Diavolo, sulle colonne della Gazzetta dello Sport.

Le parole di Arrigo Sacchi sul tipo di allenatore su cui dovrebbe investire, secondo il suo parere, il Milan: "Se non vogliono confermare Pioli, e se non vogliono spendere tanti soldi, dovrebbero cercare un allenatore-stratega che sappia migliorare e valorizzare i giocatori che ha a disposizione. Possibilmente italiano e non straniero, perché un allenatore straniero fatica parecchi in Serie A: gli ci vogliono almeno cinque o sei mesi per adeguarsi alla mentalità, per capire certe dinamiche, per entrare nei meccanismi. Leggo, in questo strano casting rossonero, tanti nomi di tecnici stranieri: portoghesi, francesi, spagnoli, argentini… Ecco, non mi muoverei in quella direzione. Fare calcio in Italia, credetemi, è già difficile per un italiano, figuriamoci per uno che viene dall’estero".