
Capello: "Milan, Maignan va confermato. Perché Tomori era finito ai margini?"
L'ex tecnico rossonero Fabio Capello, sulle pagine della Gazzetta dello Sport, ha parlato così del futuro del Milan: "Bisogna ripartire dai giocatori che si hanno in casa, esaltare il loro valore. Personalmente cambio solo se trovo un giocatore molto, ma molto più bravo di quelli che ho già. Altrimenti si rischia di commettere l’errore più grande: prendere giocatori dello stesso livello, che magari hanno problemi di inserimento. Ricordiamo che San Siro è un altro mondo. Quest’anno, in un Milan in confusione generale, si sono imposti Reijnders, Pulisic e io dico anche Fofana. Nessuno degli altri ha reso come fatto vedere due sere fa, loro sì. Formano una base solida. Reijnders l’ho seguito attentamente tra Milan e Olanda. Si vedeva che era un giocatore di un altro livello, per la personalità che aveva. Ammetto però che non mi aspettavo i quindici gol stagionali: ha un senso dell’inserimento davvero spiccato. E con Fofana formano una grande coppia.
Ho trovato grande determinazione in Pavlovic, e poi mi chiedo: perché Tomori era finito ai margini? Mi stupisce vedendolo oggi del fatto che prima non venisse preso in considerazione. Ho rivisto un Leao finalmente voglioso: per la forza fisica che ha, giocasse all’80% del suo potenziale sarebbe inarrestabile e per lui dovrebbe essere la normalità. Troppo spesso però si limita al 40%. Non solo. Maignan si è ripreso e mi piace, è difficile trovare di meglio senza spendere tanti soldi. Non ho dubbi, lo confermerei. Pulisic è un altro giocatore che ha continuità e qualità, può stare benissimo nel Milan. È uno di quei giocatori che partono dal sei e mezzo e che altre volte gioca da sette o di più. Mi pongo la solita domanda: chi trovo meglio di lui?".







