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Scaroni: "Ds? Stiamo facendo sondaggi. Stagione negativa, ma non totalmente. Ibra-Furlani rapporti eccellenti"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 10 aprile 2025, 12:40Primo Piano
di Lorenzo De Angelis
per Milannews.it

Scaroni: "Ds? Stiamo facendo sondaggi. Stagione negativa, ma non totalmente. Ibra-Furlani rapporti eccellenti"

In occasione dell'evento a San Siro del giornale Il Foglio è intervenuto anche il presidente del Milan Paolo Scaroni. Queste le sue dichiarazioni.

Sul record di presenze allo stadio del Milan
"I tifosi sono al centro della nostra attenzione, avere i tifosi al nostro fianco è importantissimo. Averli anche in una stagione così difficile come quella di quest'anno, è la prova che abbiamo dei tifosi si direbbe oggi resilienti e che sopportano il Milan anche quando il Milan non sta facendo delle prestazioni brillantissime come è stato quest'anno. Anche se lo ricordo, non ce lo dimentichiamo, abbiamo preso la Supercoppa alla fine. Proprio una stagione totalmente negativa non mi sento di poterlo dire". 

Sulla questione ultras
"Questo è un problema che abbiamo, Milan e Inter. Forse ce l'hanno anche gli altri clubs in italiana, ma la magistratura si è focalizzata sulle nostre curve. Io devo solo ringraziare la magistratura perché noi vogliamo che i nostri stadi diventino il luogo di divertimento delle famiglie, e l'ultima cosa che vogliamo è avere convivenze criminali nel nostro stadio. Quindi approfittiamo di quest'occasione delle imposizione che vengono dalla Magistratura per fare pulizia. La stiamo facendo ogni giorno, naturalmente monitorando gli accessi. Faremo riconoscimento facciale sugli accessi allo stadio. Faremo tante cose per assicurarci che non entrino allo stadio né i violenti né i criminali naturalmente. E questo poi è il primo passo. Poi quando avremo il nuovo stadio faremo il passo decisivo, perché anche seguendo l'esempio dell'Inghilterra. In Inghilterra gli hooligans sono spariti quando sono stati costruiti i nuovi stadi, e io sono convinto che anche per noi la creazione di un nuovo stadio sarà un passaggio epocale". 

Come si può rafforzare il progetto sportivo per la prossima stagione?
"Essere attivi è una cosa, poi avere successo è un'altra. Certamente alcune delle operazioni di acquisto che abbiamo fatto sono state un grande successo, e abbiamo dei giocatori che sono diventati dei giocatori del Milan a lungo termine portandoci delle prestazioni sistematicamente molto valide. Altre entrate nel Milan sono state meno di successo, Morata che oggi gioca al Galatasaray certamente non è stata una grande operazione alla fine, per tante ragioni, perché poi come si crea una chimica per cui un grande giocatore come Morata al Milan fa bene, beh, c'è sempre un'alea, non è mai una cosa scontata. Abbiamo intenzione di continuare questa nostra politica di essere attivi soprattutto sui giocatori giovani, quindi continueremo in questo processo di rafforzamento della squadra che è affidato naturalmente a chi si occupa di queste cose, Giorgio Furlani innanzitutto poi Ibra e diciamo tutto il nostro team impegnato in tutto questo. Perché vorremmo l'anno prossimo avere una grande stagione". 

Ibrahimovic resta un valore aggiunto per la società Milan?
"Beh. Sicuramente è un valore aggiunto per il Milan e per RedBird. Lui è un consulente di RedBird, prestato al Milan. Ibra è un grande campione, è stato un grandissimo campione ed è ancora un grande campione nella sua attività. Io devo dire che vedo un clima assolutamente positivo. Leggo ogni tanto anch'io di visioni diverse, ma in realtà a me non pare. Mi sembra che i rapporti (con Furlani, ndr) siano eccellenti". 

Sul potenziale nuovo direttore sportivo
"Certamente noi continuiamo a guardarci intorno perché vogliamo rafforzare il nostro team. Vogliamo rafforzare squadra ma anche chi le sta intorno. Nulla è stato deciso, stiamo facendo dei sondaggi per vedere quali sarebbero le persone più adatte per rinforzare la dirigenza. La decisione verrà presa nelle prossime settimane. Ma per il momento nessuna decisione è stata presa". 

Arriverà veramente uno stadio nuovo per Milan e Inter?
"Oggi, come io vedo la situazione: noi siamo tornati, abbiamo fatto una specie di gioco dell'oca, e siamo tornati da dove siamo partiti. Cioè costruire un nuovo stadio, qui, a San Siro, giocare al Meazza fino a quando il nuovo stadio sarà pronto. Quando il nuovo stadio sarà pronto, traslocare dal Meazza a lì. Poi dove c'è il Meazza in questo momento, conservando delle vestigia di questo stadio che tutti noi amiamo, che è così importante per la nostra storia, fare delle attività, porteremo qui la sede del Milan, dell'Inter, porteremo un albergo. Faremo un albergo, faremo tante cose. Oggi lei sente una voce più ottimista, la motivazione è questa: questo progetto non è più solo il progetto del Milan e dell'Inter, è diventato il progetto anche dell'Amministrazione di Milano e del Sindaco di Milano. Lui vuole dotare Milano di un meraviglioso stadio, che questa città lo merita. Lo meritano i due clubs che giocano qui. Milano, grazie al Milan e all'Inter, è una delle grandi capitali del calcio mondiale, e deve avere uno stadio non bello, bellissimo, efficientissimo, qualche cosa di cui noi tutti siamo orgogliosi. Lo vogliamo noi e lo vuole il Sindaco. Quindi, mantengo sempre un certo tasso di preoccupazione perché conosco l'Italia e so quanto è difficile in Italia fare grandi opere. Ma se lei mi chiede che probabilità do ad arrivare a buon fine di questo processo le dico ben più del 50%". 

Anche il Sindaco ha capito che restare in questa zona aveva un senso
"Sicuramente anche questo ha giocatore. Anche il Sindaco e l'Amminstrazione ha tante voci. C'è una maggioranza, un'opposizione, c'è una maggioranza composita, quindi mi metto nei suoi panni. Non è mai facile coagulare un consenso attorno un'opera così importante. Quindi questo lo posso capire. Poi come abbia influito il fatto che sia noi sia l'Inter siamo così decisi ad avere una nuova struttura che ci ospita, per cui avremmo anche preso in considerazione l'idea di uscire da San Siro, è qualche cosa è importante. Io sono sempre stato contrario alla ristrutturazione del Meazza? Qual è la ragione fondamentale? Perché non riesco ad immaginare un grande cantiere, con gru, cemento, in cui ogni 3 giorni entrano 70mila persone. Lo considero una cosa pericolossisima per le persone, per le persone, per tutti. Non esiste esempio di due squadre che giocano in uno stadio e lo ristrutturano in maniera pesante come questo richiede, continuando a giocare a calcio. Se avessimo avuto qua vicino a Milano uno stadio anche solo da 40mila spettatori, è vero che ne abbiamo 70mila, in cui per un anno possiamo traslocare, beh la ristrutturazione avrebbe avuto senso".

Sugli altri problemi del calcio italiano
"Per quanto riguarda la pirateria noi abbiamo una legge bellissima, fatta dal parlamento italiano, recente, che non viene applicata in modo sufficiente. O meglio, viene applicata ma non punisce praticamente mai chi ne usufruisce. Noi abbiamo bisogno che la Magistratura, la Guardia di Finanza, le autorità puniscano chi compra il pezzotto. Perché chi compra il pezzotto commette un piccolo crimine. Se questo tema non entra nella testa della gente noi avremo sempre questo problema. Sul tema del betting, delle scommesse, lì mi sembra che il Governo abbia capito che l'Italia non può essere l'unico paese al mondo di cui non si può fare pubblicità al betting, non si capisce per quale ragione, e che noi che siamo l'origine delle scommesse non ne ricaviamo beneficio. Io mi aspetto che in tempi brevi degli interventi che contribuiranno a farci arrivare del denaro di cui abbiamo bisogno per competere a livello europeo. Sul terzo tema, che è quello dei diritti televisivi, abbiamo davanti a noi una salitona molto difficile da percorrere. Perché su questo terreno abbiamo perso il treno molti anni quando la Premier League è riuscita a vendersi nel mondo. La Liga spagnola ha avuto la fortuna di avere per molti anni due grandi campioni che giocavano lì, parlo di Ronaldo e Messi che hanno attratto diritti televisivi internazionali. Poi non dimentichiamo che parlano spagnolo 600 milioni di persone nel mondo, quindi dobbiamo anche confrontarci con queste realtà. E quindi abbiamo davanti a noi un percorso difficile, ma la Lega condivide che questa è una priorità assoluta e faremo il possibile per fare insieme questo salitone per rendere la Serie A quella di un tempo". 

Una parola di sperenza per i tifosi del Milan
"Di nomi ce ne sono tanti altri, perché poi il Milan è fatto di tutti i suoi giocatori. Qualcuno mi chiedeva qualche nome, io dicevo che Reijnders e Pulisic avevano avuto nel corso della stagione dei rendimenti costantemente molto buoni. Poi Leao emoziona i nostri tifosi, ma credo emozioni tutti, anche me, e quindi ogni tanto abbiamo bisogno di emozioni anche forti. Da questo punto di vista Leao ci dà grandi emozioni. Ma ricordiamo che quello che conta è la squadra. Citare dei nomi sembra che vogliamo dimenticare gli altri, ma non è così. E io mi auguro che nella prossima stagione possiamo tutti andare molto meglio".