
MN - Repice: "Il principale responsabile della crisi del Milan è il modo di vedere questo sport: evidentemente certe proprietà non hanno ancora ben capito come funziona l'Italia, Milano, l'Europa"
La sfida al Napoli di domenica, la questione direttore sportivo, gli errori commessi in questa stagione e la permanenza in rossonero delle tre stelle di questo Milan. Di ciò e tanto altro ha parlato in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it il radiocronista Francesco Repice.
Chi secondo lei è il principale responsabile dell'andazzo di questa stagione deludente del Milan?
"Non c'è un principale responsabile. Il principale responsabile è il modo di vedere questo sport che evidentemente certe proprietà non hanno ancora ben capito come funziona l'Italia. Come funziona in Europa, come funziona a Milano. Secondo me c'è questo piccolo tassello, perché sennò non ci capiamo. Per carità di Dio, sono tutti bravissimi, eccetera, eccetera, però faccio presente che al Milan c'era Paolo Maldini. Forse non si è capito bene: Paolo Maldini. Lì al al Milan c'è un fondo. All'Inter c'è un fondo, giusto? All'Inter c'è presidente Marotta. Quanti scudetti ha vinto Marotta negli ultimi 12 anni? 11 e mezzo. Ci sarà un motivo? C'è un motivo no? Come dice Massimiliano Allegri: "Ci sono le categorie". L'unica cosa che dovrebbero fare queste proprietà è mettere persone di pallone. Perché il pallone in Italia è una cosa seria".
Domenica Napoli-Milan: chi è secondo la lei la favorita?
"Secondo me è favorito il Napoli, perché...per tanti motivi. Perché ha un obiettivo molto chiaro, molto prestigioso, e a 9 giornate dal termine non lo devi mai mollare. Per cui hai quella ferocia e quella determinazione che ti derivano anche dall'allenatore che hai in panchina che è un fenomeno. Dopodiché è pallone, quindi può accadere di tutto".







