
È un Milan così, risultati e vittorie mai in gestione: sempre le solite rimonte e tanta ansia
Oggi nel mondo Milan vivono tanti, troppi temi che sono slegati dal calcio giocato, dal campo. Dalla questione Direttore sportivo a quella sul futuro di Sergio Conceiçao, ormai quasi certo di un addio a fine campionato. Lotte interne in società, dimostrazioni di potere. Sì, ma al Milan chi ci pensa? Al gioco, ai risultati, alla squadra. Proviamo a tornare a parlare di calcio vero con una sfida che all'orizzonte si prospetta tutt'altro che scontata. Sabato alle 18.00 a San Siro arriva il Como di Fabregas e dell'ex Cutrone, a caccia di gol salvezza per i suoi.
Bene a Lecce, ma adesso serve continuità per sperare nel miracolo
Sì, parliamo di miracolo Champions, anche perchè il Milan (oggi nono) è ben distante dalla zona quarto/quinto posto (bisognerà capire che destino avrà il nostro ranking). La cosa che però preoccupa di più, è questa costante mancanza di continuità di risultati, ormai un tallone D'Achille sin dalle prime partite giocate in agosto. Due vittorie, poi una caduta, di nuovo una vittoria e poi quattro sconfitte, questo Milan è una squadra troppo poco compatta in termini di risultati e concretezza. Anche contro il Lecce, i soliti lampi ma anche errori che avrebbero potuto compromettere l'ennesima partita di questa strana e sin qui negativa stagione.
Vittorie in rimonta, ma mai in gestione!
Il Milan di Conceçao è questo, inutile sperare in un cambiamento netto in questo momento della stagione. Squadra di cuore (non sempre), brava a ripartire in contropiede e a crederci fino alla fine come successo a Lecce o semplicemente in quella Supercoppa, illusoria ma indimenticabile per come conquistata. Le vittorie dei rossoneri da una situazione di svantaggio, rispettivamente contro Juventus (2-1), Inter (3-2), como (2-1), Parma (3-2) e Lecce (3-2) fanno capire tutta l'imprevedibilità ma anche stranezza e particolarità di questo gruppo. Questo Milan non sa vincere in modo "Sano" Permettetemi il termine, ma spesso grazie al proprio talento offensivo, quasi senza schemi. Bene, il carattere è cosa ben accettata in questo sport, ma allora sarebbe da utilizzare sempre e in ogni occasione, e non sempre in rimonte spericolate dell'ultimo minuto. Equilibrio, serve e servirà ancora più equilibrio nel futuro prossimo del Diavolo.







