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Jimenez su Conceiçao "Mi piace molto come allenatore, per come lavora, per come è"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 14:20News
di Lorenzo De Angelis
per Milannews.it

Jimenez su Conceiçao "Mi piace molto come allenatore, per come lavora, per come è"

Su Milan TV torna il format “Homegrown”, video speciale in cui viene raccontata la storia dei calciatori cresciuti o che iniziano a sbocciare con il rossonero addosso.

Questa volta è il turno di Alex Jimenez, alla sua seconda stagione al Milan. Lo spagnolo, terzino ed esterno, è arrivato nell'estate del 2023 dal Real Madrid in prestito, ed è stato riscattato a giugno 2024. Dopo un periodo iniziale nel Milan Futuro ha trovato ormai il suo spazio fisso in Prima Squadra. Queste le sue dichiarazioni al canale tematico del Club.

Mi racconti la chiamata del Milan?

“C’era un momento difficile al Real. La mia famiglia ed il mio procuratore mi hanno detto che sarebbe stato positivo per me andare altrove, quando ho capito che il Milan voleva prendermi sono voluto subito venire. Amo il Milan, sarà sempre nel mio cuore. Mi ha fatto giocare in prima squadra, mi ha fatto capire che storia ha questo club…”.

Cos’è per te il Milan? Come lo spiegheresti ai tifosi?

“A parole non te lo posso dire. Mi piace tutto del Milan. Il Club, i tifosi…”.

L’esordio in Prima Squadra con Pioli nella scorsa stagione.

“Li ricordo come tra i giorni più beli della mia vita. Volevo ringraziare mister Pioli per la fiducia che mi ha dato. È stata un’emozione incredibile”.

Che rapporto hai avuto con Fonseca e Conceiçao?

“Mi hanno dato fiducia, prima Fonseca che mi ha dato la fiducia di giocare contro il Genoa in un momento difficile. Per me è stato un momento felice, ma non per il club. Per il giorno che era e per quello che significava per i tifosi bisognava vincere. Dopo è arrivato Conceiçao e la Supercoppa. Giocavamo contro la Juventus, era appena arrivato e mi ha messo titolare, non ci credevo. Ma come puoi mettermi titolare avendo tutti i giocatori che hai (sorride, ndr)? Mi ha dato subito fiducia, lo ringrazio. Mi piace molto come allenatore, per come lavora, per come è lui. Quando faccio le cose male me lo dice, sono il più giovane e devo solo ascoltare e lavorare”.

C’è un’immagine che hai in testa della vittoria contro l’Inter in Supercoppa?

“La prima cosa che mi viene in mente è che a sul finale di primo tempo eravamo 0-0, ho fatto un passaggio sbagliato e abbiamo preso gol. Nel secondo tempo abbiamo preso subito un altro gol, siamo andati sotto 2-0 e il mister mi ha cambiato. L’ho capito, non stavo bene… Ho fatto il tifo dalla panchina, volevo vincere… Stavo male. Quando abbiamo segnato il primo gol ho pensato che avremmo vinto, che era nostra. Poi il secondo, e quando è arrivato il terzo non ci potevo credere. Sono andato da Rafa, mi sa che ha cambiato un po’ la partita (ride, ndr)”.