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Agresti sulla Gazzetta: "Il Milan di Conceiçao è illogico, per questo il club sta pensando ad Allegri per la prossima stagione"
Oggi alle 12:37News
di Enrico Ferrazzi
per Milannews.it

Agresti sulla Gazzetta: "Il Milan di Conceiçao è illogico, per questo il club sta pensando ad Allegri per la prossima stagione"

Sulle pagine della Gazzetta dello Sport, Stefano Agresti ha commentato così la vittoria di ieri del Milan sul campo del Lecce: "Il Milan di Conceiçao è una squadra strana: funziona solo quando è disperato, o giù di lì. Con il portoghese in panchina i rossoneri hanno vinto nove partite - nove su diciotto - e ben cinque di questi successi, più della metà, li hanno ottenuti in rimonta. Non solo: in due occasioni su cinque hanno recuperato partendo addirittura da due gol di svantaggio, nella finale della Supercoppa contro l'Inter e ieri a Lecce. Hanno invece recuperato solo - si fa per dire - un gol nella semifinale di Riad contro la Juve e in campionato a Como e contro il Parma. Insomma: attenti a prendere a schiaffi Conceiçao e il suo Milan, la reazione potrebbe essere terribile. Ma siamo sicuri che queste continue rimonte, per quanto riuscite, abbiano solo aspetti positivi? Non proprio. Certo, indicano che nelle difficoltà i rossoneri si esaltano, hanno capacità di reazione, non mollano. Ma come è possibile che vadano così spesso in svantaggio? Con Conceiçao è successo dieci volte su diciotto. È solo una questione di testa, di concentrazione, di approccio sbagliato oppure ci sono anche altri motivi, ad esempio tattici? 

Perché la sensazione, anche a Lecce, è stata questa: quando la gara esce dai binari della normalità e diventa una specie di corrida, un assalto all'arma bianca senza regole, equilibri e movimenti da rispettare, allora il Milan ne viene fuori spesso con la vittoria. Se invece la partita non è una battaglia, ma appunto una partita, la squadra di Conceiçao è quasi sempre in difficoltà. Il Milan di Conceiçao continua a essere una squadra illogica e probabilmente è per questo che i dirigenti rossoneri, per la prossima stagione, stanno pensando anche ad Allegri. Il pragmatismo di Max andrebbe a sostituire la frivolezza tattica di Sergio, apparsa eccessiva in questi suoi mesi italiani. Ma non è lui l'unico candidato alla panchina. Piace molto pure Fabregas, tra gli altri, a conferma di quanta incertezza ci sia nella società. Si va da un esperto e vincente (perché Allegri indiscutibilmente lo è) a un giovane brillante; dalla concretezza alle bollicine; da chi è abituato a gestire i campioni a chi un campione lo è stato fino a pochi anni fa. In questa fase è importante che il Milan faccia chiarezza innanzitutto al proprio interno, scelga una linea e poi la segua e la difenda. Non com'è accaduto in questa travagliata stagione. Una stagione che deve diventare un modello, un esempio per il futuro: ecco cosa non dobbiamo fare se vogliamo ricostruire un Milan degno della sua storia".