
Adani: "Ibrahimovic non è Paolo, non è stato quello che è stato Maldini"
Nel consueto appuntamento telefonico con Deejay Chiama Italia, l'ex calciatore Daniele Adani analizza il momento di crisi del Milan, reduce dalla sconfitta contro la Lazio, la terza nelle ultime tre partite di campionato, soffermandosi in modo particolare su cosa potrebbe fare la società per uscire da questo periodo difficile:
"Farei quello che mi sembra stanno facendo: prenderei un uomo di calcio nello società. Un direttore sportivo, vero, o Tare o Paratici leggo, dovrebbe essere una corsa a due. Ma perché questo? Perché tu puoi cambiare tutti gli allenatori che vuoi, prendere tutta la squadra, ogni mercato ne prendi 4, 5, 6, così facciamo l'album delle figurine ed ogni sei mesi cambiamo pagina e ne mettiamo una nuova. Però il discorso è che i giocatori vanno accompagnati, gestiti, protetti, incalzati, c'è bisogno di un referente. Al Milan non c'è al momento un direttore sportivo, anche perché Zlatan Ibrahimovic non è un direttore sportivo, un uomo di calcio, costante di una società. Non è Paolo (Maldini, ndr), non è stato quello che è stato Paolo Maldini. È tutti qui. Ed il problema sta sempre a monte per me".







