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Evani: "Contro il Feyenoord il Milan ha pagato ogni errore. La delusione per l'eliminazione è enorme"TUTTO mercato WEB
ieri alle 10:10News
di Lorenzo De Angelis
per Milannews.it

Evani: "Contro il Feyenoord il Milan ha pagato ogni errore. La delusione per l'eliminazione è enorme"

Intervistato dai taccuini de La Gazzetta dello Sport, l'ex rossonero Alberico Evani ha parlato di Milan alla vigilia della delicata sfida di campionato contro il Torino che segue la cocente eliminazione in Champions League per mano del Feyenoord: "La delusione per l’eliminazione dalla Champions è enorme. Il rammarico c’è, inutile nasconderlo, perché il Feyenoord era un avversario decisamente alla portata dei rossoneri". 

Cosa è mancato?
"Di sicuro la fortuna negli episodi. Dal gol subito da Maignan a Rotterdam all’espulsione di Theo a San Siro, il Milan ha pagato ogni errore. Ma in Europa è così, non puoi permetterti di sbagliare. Spiace perché nel primo tempo della sfida di Milano la squadra di Conceiçao aveva segnato subito, stava producendo molto senza concedere nulla. Era in controllo e allo stadio si aspettava solo il raddoppio. Non c’era la sensazione che gli olandesi potessero farti male".

Il rosso a Hernandez è stato pesante.
"Più che la seconda ammonizione, a me ha lasciato un po’ così la prima, su di un fallo non necessario. Ma in campo a volte può capitare di essere nervosi. Va detto che dall’espulsione di Theo è cominciata un’altra partita". 

Poteva fare di più il Milan in dieci?
"In campo internazionale è complicato giocare con un uomo in meno, ma non è che il Milan stesse subendo chissà che prima del pari. Però è successo troppo spesso di recente di finire in dieci: da Zagabria a Empoli, fino all’altra sera. È evidente che ci sia poca serenità, alla squadra manca lo spirito giusto".

La stagione non è però finita: può essere salvata dal quarto posto in campionato e dalla Coppa Italia?
"Occorre essere pragmatici, voltare pagina e puntare agli obiettivi realistici che si hanno davanti. Il Milan ha la qualità per rimontare in campionato e poi c’è la Coppa Italia, senza scordare che un trofeo è già arrivato con la Supercoppa".

Fonseca prima e Conceiçao dopo si sono sempre lamentati del poco tempo per amalgamare la squadra. Se non altro, ora il tecnico rossonero avrà parecchie settimane libere.
"Vero e non va sottovalutata come cosa. A me il Milan del primo tempo con il Feyenoord ha convinto, anche come equilibrio. Però per trovare continuità di prestazione serve lavorare sui meccanismi in campo, oltre che sull’aspetto mentale. E adesso Conceiçao potrà farlo con più frequenza".

Nel doppio confronto col Feyenoord abbiamo visto il Milan a quattro stelle. Ma è sostenibile?
"Io credo di sì, perché Gimenez, Pulisic e Joao Felix non si risparmiano nella fase difensiva e hanno anche corsa, mentre un giocatore meno propenso al pressing come Leao te lo puoi permettere. Il lavoro più duro spetta però ai mediani, che devono dare protezione alla difesa. Ma con il Feyenoord il Milan non ha avuto problemi di equilibrio, piuttosto è stato un po’ lento, pur dominando".

Senza quarto posto, sarebbe un fallimento?
"Inutile girarci attorno: la società a gennaio ha investito e puntato su nomi importanti per centrare la qualificazione in Champions".