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Capello: "Il derby è sempre il derby. Mai come oggi il pronostico va fatto con le pinze"TUTTO mercato WEB
ieri alle 10:30News
di Lorenzo De Angelis
per Milannews.it

Capello: "Il derby è sempre il derby. Mai come oggi il pronostico va fatto con le pinze"

Nel corso del consueto appuntamento con la rubrica 'Opinioni' de La Gazzetta dello Sport, l'ex allenatore Fabio Capello è intervenuto sul tema del giorno, ovvero la finale di Supercoppa Italiana tra Inter e Milan, dicendo la sua su ciò che ci aspetterà stasera, ore 20 italiane: 

"Il derby è sempre il derby e, se decide pure un trofeo, possiamo solo immaginare l'emotività della sfida di stasera. Per questo mai come oggi il pronostico va fatto con le pinze, anche se l’Inter che ho visto contro l’Atalanta in semifinale mi pare sopra livello per tutte le altre squadre italiane, Milan compreso. Credo che quella attuale sia la miglior versione dei nerazzurri dall’arrivo di Simone Inzaghi in panchina e le parole dello stesso tecnico nel dopopartita («I ragazzi sono andati oltre ogni aspettativa») me lo confermano.

Certo, l’assenza di Thuram potrà farsi sentire. E aumenterà il peso sulle spalle di Lautaro Martinez, forse l’unico in casa Inter a non vivere un momento brillante, almeno a livello realizzativo. Il capitano contro l’Atalanta ha sprecato l’impossibile, lo abbiamo visto tutti, ma sotto il profilo della prestazione ha fatto il suo, come sempre. E io continuo a ripetere che finché un attaccante ha le occasioni non c’è da preoccuparsi. Oggi magari dovrà essere più concreto, senza il francese come spalla e avrà contro il veloce T omori, recuperato da Conceiçao dopo le panchine con Fonseca.

Ma Inzaghi ha anche altre frecce nel suo arco. Avete visto in semifinale il lavoro in ampiezza di Dumfries e Dimarco? I problemi per gli avversari possono arrivare pure da lì, oltre che dagli inserimenti dei centrocampisti o dai tiri da fuori di Calhanoglu e compagni. Davvero tante soluzioni. Penso però che la vera chiave della finale possa essere il pressing dell’Inter. Con l’Atalanta è stato determinato, quasi feroce. Mentre il Milan nel primo tempo ha sofferto molto la pressione della Juventus. Ecco, se i nerazzurri replicano il lavoro senza palla della semifinale, per i rossoneri la vita si
complica.

Cosa deve fare allora Conceiçao? Il tecnico portoghese è arrivato da talmente poco tempo che mi sembra logico definire ancora “sperimentale” il suo Milan. La ripresa con la Juventus, però, qualche indicazione utile l’ha comunque data. Per esempio, Musah ha recuperato dall’infortunio ed è pronto. Dal mio punto di vista, l’americano potrebbe rivelarsi la carta per cambiare la squadra, è un giocatore che mi è piaciuto praticamente ogni volta che l’ho visto e, allo stesso tempo, Bennacer non mi è parso ancora al 100 per 100 della forma. Mi aspetto, quindi, che Musah parta dal 1’, mentre si dovrebbe rivedere Leao in panchina. Rafa può essere l’arma in più da utilizzare a partita in corso: per qualità e velocità è un’aggiunta pazzesca, sperando stia bene. Basterà per contendere il trofeo a questa Inter? Come detto, il derby è sempre una partita a sé, che spesso sfugge alla logica di tutte le altre gare.

E per il Milan battere la Juve in rimonta, alla prima in panchina del nuovo allenatore, è sicuramente un’iniezione di fiducia importante. Ne aveva bisogno, dopo l’esonero di Fonseca. Contro l’Inter , per Conceiçao sarà un ulteriore test. Per provare a conquistarsi subito i suoi, ma anche per imparare a conoscerli in fretta. Gli allenamenti sono fondamentali, ma la partita ti racconta ancora di più dei calciatori che hai a disposizione.

È innegabile, invece, che Inzaghi abbia molte più certezze. La sua è una squadra matura, rodata, organizzata alla perfezione. E addirittura in crescita, soprattutto dal punto di vista fisico. L ’Inter di oggi non è la stessa che ha perso (meritatamente) il derby di campionato, quando ancora eravamo all’alba della stagione. Così non so nemmeno se al Milan possa bastare replicare l’ottima prestazione di settembre. Ma anche allora il pronostico era comunque tutto dalla parte dei nerazzurri, con Fonseca che era già in discussione e trovò l’acuto vincente schierando insieme Morata e Abraham. Perché i derby sono così, pronti a sorprenderci ogni volta. Ce l’ha ricordato anche Roma-Lazio di ieri sera no?".