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TMW Radio - De Paola: "Il destino di Fonseca era segnato. Ha fatto l'errore di dire la verità, non ha saputo gestirla"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 2 gennaio 2025, 16:20News
di Lorenzo De Angelis
per Milannews.it

TMW Radio - De Paola: "Il destino di Fonseca era segnato. Ha fatto l'errore di dire la verità, non ha saputo gestirla"

Durante l'appuntamento con il programma l'Editoriale, in onda sulle frequenze di TMW Radio, il direttore Paolo De Paola ha parlato di Milan e della scelta del club di cambiare in corsa Paulo Fonseca con Sergio Conceiçao dopo un inizio di stagione disastroso: 

Quali sono le sue considerazioni sull’esonero di Fonseca?
“Si doveva fare prima, questo è il vero rimpianto. Ci sono state due soste con il Milan che approcciava in situazioni difficili e due vittorie che hanno allungato quest’agonia contro Inter e Real Madrid. C’è un distacco profondo tra lo spogliatoio e Fonseca. Sarò sempre dalla parte di Fonseca dal punto di vista umano, i giocatori non si sono comportati bene con lui e la società lo ha lasciato solo. Fonseca ha fatto l’errore di dire la verità, non ha saputo gestirla. Prendersela con il meglio della qualità della tua squadra è pericoloso, poi vieni investito da critiche. Era impossibile evitare questo, il destino era segnato. Non mi aspettavo arrivasse l’esonero alla vigilia della sfida con la Juventus che metterà di fronte padre e figlio. C’è stato un briefing dove la società avrà detto qualcosa all’allenatore, qualcosa non ha funzionato. Ciò che preoccupa è il distacco con la tifoseria, l’attacco alla società ha senso fino a un certo punto. Ogni volta che le tifoserie hanno preteso il cambio di proprietà si sono tenute il presidente per vent’anni, vedi Lazio, Torino e anche il Napoli. Questo Milan non è una squadra povera di qualità, non puoi rimproverare alla società di non aver comprato i giocatori. Stiamo a sindacare se è meglio Maldini o Ibrahimovic, sono cose che lasciano il tempo che trovano. Conceicao è un profilo che ci sta, ma bisogna capire quanto è grave la situazione nello spogliatoio. Capiremo meglio dalle prossime due sessioni di mercato”.

L’incapacità di vincere della Juventus deve preoccupare i bianconeri?
“Questa situazione della Juventus non può essere accomunata al Milan. La Juve ha fatto una rivoluzione totale della rosa, il Milan no. La rivoluzione ha costretto l’allenatore a fare delle modifiche che sono ancora in corso. Ci voleva meno tempo, ma bisogna prendere atto della realtà. La rosa messa a disposizione di Motta non è sufficiente, specialmente in attacco. Si può criticare, ma il lavoro c’è e si vede. Sul Milan posso essere più deciso, la sensazione è che non si sapesse cosa causava questi alti e bassi. Nella Juve si capisce che c’è una crescita, ma ci sono due equivoci. Il primo è Savona, ieri il pareggio è determinato dai suoi errori. Mi ricorda Rugani, a me è piaciuto all’inizio ma quando deve essere decisivo mi sembra imbambolato. È in una fase di crescita, ma deve crescere in fretta. Non si può puntare su Savona perché non ci sono alternative valide. È un ragazzo che non va stroncato, ma nel pareggio di ieri c’è il suo zampino su entrambi i gol. Finiamola poi con l’equivoco tattico di Vlahovic, sta vivendo un momento di frenesia assoluto che lo porta a fare cose che non appartengono a un attaccante di Serie A. Se non è l’attaccante giusto per Motta si prendano dei provvedimenti. A me piace il resto della squadra, mi piacciono da matti giovani come Conceicao e Yildiz, il centrocampo è cresciuto tantissimo. Una riflessione però va fatta”.