Condò: "Fonseca colpevole, sì. Ma questa è una storia senza innocenti”
Dopo appena sei mesi crolla il progetto rossonero di Paulo Fonseca, esonerato da Ibrahimovic, Furlani e Moncada a causa dei risultati altalenanti e della mancanza di continuità. Paolo Condò, ora al Corriere della Sera, sul canale Tik Tok del quotidiano commenta così la vicenda:
“Da che mondo e mondo il gradimento di un allenatore a San Siro viene decretato dal dolce tradizionale della città. Se sa sua squadra convince, a Natale mangia il panettone. Se non succede, toglie il disturbo prima che la tavola venga imbandita. È una metafora del tempo che viene concesso nel calcio perché i dirigenti e i tifosi si costruiscano un’idea compiuta del valore di chi sta in panchina. E dunque l’esonero di Fonseca vive questo paradosso: ha mangiato il panettone, segno di fiducia, ed è stato sfiduciato subito dopo. Dal punto di vista tecnico il provvedimento sta in piedi perché il rendimento del Milan è troppo povero per salvare Fonseca, nei numeri della classifica e nell’occhio di chi guarda il gioco. Ma i modi di questo esonero vanno in carico ai dirigenti perché il tecnico portoghese non è stato sostenuto nel confronto con le figure più influenti e svogliate dello spogliatoio. E perché l’ultima sera gli andava risparmiata la scena penosa della conferenza stampa in cui tutti sapevano tranne lui. Per cui Fonseca colpevole, sì. Ma questa è una storia senza innocenti”.