Dov'è stato nascosto Jimenez? Lo spagnolo si candida a una nuova titolarità
Dopo le ultime due partite contro Genoa ed Hellas Verona, la domanda è sorta spontanea un po' a tutti: dov'è stato nascosto Alex Jimenez tutto questo tempo? Il laterale spagnolo ex Real Madrid è stato probabilmente il migliore in campo in tutte e due gli ultimi impegni rossoneri, ed erano le prime due presenze in prima squadra quest'anno. Considerando il momento difficile per Theo Hernandez e delle alternative adattate - o non all'altezza - non era il caso di lanciarlo prima?
Personalità ed energia
Solo chi non si ricorda le presenze dell'anno scorso con Pioli o non segue assiduamente le gare di Milan Futuro, oggi è sorpreso dal rendimento di Alex JImenez. Lo spagnolo già nella passata stagione, quando chiamato in causa in prima squadra, aveva dimostrato oltre a grandi qualità fisiche e tecniche, anche una grandissima personalità. Lo stesso copione si è visto anche quest'anno in Serie C, dove Jimenez è apparso fin da subito un calciatore fuori categoria. Dopo il Genoa e il Verona ha dimostrato tutto questo, confermando anche che forse poteva essere impiegato un po' prima. Del resto non ci si può dimenticare che Zlatan Ibrahimovic, a metà giugno nella conferenza stampa di presentazione della stagione, aveva indicato Jimenez come il vice Theo: poi però alle parole non erano seguiti i fatti. Adesso lo spagnolo sarà difficile da togliere, anche perché mette grande energia in campo, quello che serve a livello di atteggiamento a questa squadra.
Le porte della titolarità
Nella conferenza stampa post Verona-Milan, il tecnico rossonero Paulo Fonseca ha detto una cosa importante: "Jimenez è titolare in questo momento, ha giocato le ultime due partite. Alex ha lavorato tanto, è stato decisivo e deve continuare. Io voglio questa energia, questa voglia di correre, noi abbiamo bisogno di questo. Se è un ragazzino o no, non mi interessa". Parole che confermano quanto detto prima, ossia che al Milan serve questa personalità anche se arriva da un giocatore che deve ancora compiere 20 anni. Allo stesso tempo sono dichiarazioni forti anche per il futuro del ragazzo, che oggi è un titolare del Milan. E non solo perché Theo non è in condizione oppure perché Leao e Okafor sono ai box; soprattutto per le sue grandi doti. Poi è vero che l'assenza del portoghese e dello svizzero gli aprono le porte della titolarità anche contro la Roma dove potrebbe giocare, come nel finale di Verona, anche nella posizione di esterno alto davanti proprio a Theo Hernandez.